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10 curiosità sulle cipolle che forse non conosci

Le cipolle vengono consumate probabilmente ogni giorno dalla maggioranza delle persone, eppure quando sappiamo di questi comunissimi bulbi? Ecco dieci curiosità sulle cipolle che forse non tutti conoscono.

Esistono centinaia di varietà di cipolle

Tra cipolle selvatiche e cipolle coltivate, esistono centinaia di varietà di cipolle in tutto il mondo. Tutti i tipi di cipolla oggi sono classificati in modo grossolano in cipolle bianche, cipolle gialle e cipolle rosse ma le differenze tra le tante varietà non si limitano solo alla colorazione del bulbo. Esistono infatti cipolle con il bulbo rotondo, ovale, più o meno allungato o schiacciato e anche le dimensioni possono variare di molto: il bulbo di cipolla può infatti arrivare a superare il chilo di peso e la cipolla più grande mai coltivata ha raggiunto lo strabiliante peso di cinque chili. Chiaramente, oltre che per colore, forma e peso, le varietà di cipolla differiscono anche per il sapore e questo è il motivo per cui alcune cipolle sono particolarmente apprezzate crude, altre vengono consumate solo cotte: le cipolle possono infatti avere un sapore più dolce o più intenso in base alla varietà.

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Anche gli uomini delle caverne mangiavano cipolle

La cipolla è un bulbo apprezzato fin dagli albori della storia degli esseri umani e sembra che già i nostri antenati preistorici amassero le cipolle. Ben prima dell’avvento dell’agricoltura, le cipolle selvatiche erano un alimento cardine della nostra dieta e rappresentavano un cibo nutriente da raccogliere durante i viaggi, scegliendo quelle più giovani e dal sapore più delicato, da mangiare crude.

Gli antiche Egizi le adoravano

Gli antichi Egizi adoravano le cipolle, nel vero senso del termine. Nell’antico Egitto la cipolla era simbolo della vita eterna per via degli strati circolari caratteristici del bulbo. Di conseguenza, rappresentava un oggetto di culto e le venivano attribuiti poteri curativi, al punto da inserirle nelle tombe dei faraoni.

Sono una delle prime colture coltivate

La coltivazione delle cipolle non è decisamente qualcosa di recente. Sebbene non sia ancora chiaro se le prime coltivazioni di cipolla siano iniziate in Asia o in Medio Oriente, gli esperti concordano che la coltivazione di questi bulbi abbia almeno 5000 anni. Questa cosa non deve stupire: le cipolle sono facili da coltivare, trasportare e conservare, crescono in svariati tipi di terreni e climi e possono essere mangiate in molti modi diversi, crude e cotte. Tutti questi aspetti hanno reso conveniente coltivare cipolle fin dai tempi antichi.

Ancora oggi la coltivazione delle cipolle è di primaria importanza. Le cipolle sono tra le colture più popolari in tutto il mondo: ogni anno ne raccogliamo 100 milioni di tonnellate ogni anni, coltivate su oltre 9milioni di acri di terreno.

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Quali varietà piantare

Sono coltivate anche a scopo ornamentale

Le cipolle sono indubbiamente buone da mangiare ma alcune varietà sono anche splendide e vengono coltivate a scopo ornamentale nei giardini. Queste cipolle sono appezzate in particolare per le loro meravigliose e vistose fioriture che in alcuni casi raggiungono dimensioni notevoli. In più, le piante di cipolla non richiedono particolari cure, dunque sono adatte anche a chi ha poca esperienza in giardinaggio. Esistono decine di tipi di cipolle che possono essere coltivate in vaso o in piena terra e che regalano un tocco di colore a giardini, terrazzi e balconi grazie ai loro particolari e caratteristici fiori.

Sono un rimedio della medicina popolare

Le cipolle, e in particolare il succo di cipolla, è stato utilizzato per millenni dai guaritori come rimedio medicamentoso. La cipolla contiene composti dall’azione antisettica e il suo succo era usato per disinfettare le ferite dei soldati e per trattare le infezioni. Poiché la cipolla stimola la circolazione sanguigna è da sempre usata per aumentare l’irrorazione di sangue verso i tessuti: questa proprietà è stata sfruttata per curare infiammazioni e dolori ma anche per stimolare la crescita dei capelli e combattere la calvizie. Il succo di cipolla era usato anche per irritazioni della pelle e del cuoio capelluto, per realizzare impacchi contro arrossamenti e prurito cutanei.

Durante i giochi olimpici in Grecia, la cipolla veniva utilizzata dagli atleti come alimento e non solo. Mangiare cipolle o bere il succo di cipolla era considerato un metodo efficace per preparare gli atleti alle competizioni. Inoltre, le cipolle venivano strofinate sul corpo prima delle gare allo scopo di sfruttare la loro capacità di stimolare la circolazione e riscaldare i muscoli.

Ancora oggi le cipolle rappresentano un rimedio della nonna per numerosi disturbi e per la bellezza ma soprattutto sono considerate un ottimo alimento ricco di composti antiossidanti e antinfiammatori e capaci di proteggere l’organismo da numerose malattie, comprese le patologie cardiovascolari, l’osteoporosi e vari tipologie di cancro. Per quanto riguarda l’osteoporosi, le cipolle sono un alimento che non dovrebbe mai mancare nell’alimentazione delle donne in menopausa, soggette a questa malattia: consumare regolarmente cipolle impedisce la produzione di osteoclasti, cellule dello scheletro che riassorbono il tessuto osseo e indeboliscono le ossa.

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L’uso del succo di cipolla per i capelli

Le cipolle sono afrodisiache

Testi antichi provenienti da Egitto, Grecia e India descrivono le cipolle come potenti afrodisiaci in grado di aumentare la virilità. Durante il Medioevo, la cipolla veniva consumata tradizionalmente dai novelli sposi per migliorare la prestazioni della prima notte di nozze. Ai sacerdoti, invece era proibito mangiare cipolle per i loro effetti sulla libido.

Erano usate nei pagamenti e per prevedere il tempo

Nel Medioevo, le cipolle erano considerate così preziose da rappresentare un regalo certamente gradito, oltre che una forma di valuta accettata per pagare beni e servizi.

Un altro uso insolito di questi bulbi era quello di prevedere il tempo. Per farlo, era sufficiente controllare lo spessore della buccia delle cipolle appena raccolte: se la buccia era molto sottile, l’inverno sarebbe stato mite; al contrario, una buccia spessa e dura annunciava un inverno particolarmente rigido e difficile.

Sono tossiche per i cani

Secondo una leggenda metropolitana, le cipolle avanzate non andrebbero conservate perché diventerebbero tossiche; conservare mezza cipolla in frigorifero sarebbe dunque pericoloso. Si tratta di una credenza senza alcun fondamento e dunque assolutamente falsa. Quello che invece è vero è che le cipolle risultano tossiche per i cani e non andrebbero mai consumate dai nostri amici a quattro zampe. I cani non sono particolarmente attratti dalle cipolle, ma conviene comunque conservarle lontano dalla portata delle loro zampe.

Esistono rimedi contro lacrime e alito

I composti solforati presenti nelle cipolle sono responsabili delle loro proprietà e del gusto delle cipolle ma anche della capacità di questi bulbi di far lacrimare gli occhi quando vengono tagliati e soprattutto dell’alito non esattamente gradevole dopo aver mangiato cipolle. Esistono però dei validi rimedi sia contro le lacrime provocate dal taglio delle cipolle sia contro l’alito cattivo. Nel primo caso, alcune strategie per non piangere prevedono di accendere una candela accanto alla cipolla mentre la si affetta, tagliare la cipolla sotto un getto di acqua fredda o indossare un paio di occhiali protettivi. Contro l’alito cattivo, invece, sarebbe sufficiente consumare patate o mele, bere del tè verde o masticare foglie di menta fresca e altre spezie ed erbe aromatiche.

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