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La classificazione degli ortaggi: gli ortaggi da tubero, da radice e da bulbo - Il Blog di Selenella

La classificazione degli ortaggi: gli ortaggi da tubero, da radice e da bulbo

 

Cosa si intende con il termine “ortaggio”?

“Ortaggio” è un nome generico che indica comunemente tutte le piante coltivate nell’orto. La classificazione degli ortaggi è complessa e avviene in base alle caratteristiche della pianta stessa. Gli ortaggi si distinguono in:

 

  • ortaggi da radice (come barbabietole e carote);
  • ortaggi da tubero (come patate e topinambur);
  • ortaggi da bulbo (come aglio e cipolla);
  • ortaggi da fusto (come asparagi e finocchi);
  • ortaggi a fiore (come broccoli e carciofi);
  • ortaggi a frutto (come pomodori e zucchine);
  • ortaggi a foglia (come bietola e lattuga);
  • ortaggi a seme (come fagioli e taccole).

Leggi anche: Radici commestibili: quali sono, benefici e uso in cucina

Differenza tra verdure e ortaggi: sono la stessa cosa?

Cerchiamo di fare chiarezza rispetto a questo punto, che genera spesso confusione. La risposta è affermativa: tutto sommato, ortaggi e verdure sono due modi diversi per indicare la stessa cosa, anche se esistono due piccole differenze. Vediamole insieme.

  1. Con il termine “verdura indichiamo le parti di un vegetale commestibili. Per verdura non intendiamo la pianta nella sua interezza, ma solo una sua parte: radici, gambi, fusti, foglie o germogli. Per questo motivo, in ambito alimentare e organolettico sentiamo quasi sempre parlare di verdura e quasi mai di ortaggi.
  2. Se ortaggi – come abbiamo visto – sono solo i prodotti che vengono coltivati nell’orto, lo stesso non vale per le verdure, che possono essere presenti allo stato selvatico o derivare anch’esse da coltivazioni.

 

Verdure e ortaggi: perché è importante consumarli regolarmente?

Essendo ricche di vitamine, sali minerali e fibre, le verdure sono un alimento indispensabile per una sana alimentazione. Le vitamine, infatti, sono necessarie per la sintesi di enzimi e di ormoni e per il corretto funzionamento dei nostri organi e tessuti. Dal momento che il corpo non è in grado di produrle, dobbiamo stare attenti ad assumerle tramite gli alimenti.

Inoltre, le verdure contengono un’elevata quantità d’acqua (tra il 75% e il 95%) e pochissimi carboidrati, grassi, proteine e calorie. Le fibre alimentari contenute al loro interno, oltre ad avere un notevole potere saziante, possono agire positivamente contro i disturbi dell’apparato gastrointestinale.

Per riassumere, le verdure sono idratanti e ipocaloriche, sazianti e diuretico-depurative. Quanto detto a proposito delle verdure naturalmente vale anche per gli ortaggi, ricchi di nutrienti preziosi per l’uomo, come le vitamine A, C, E, K, acido folico, potassio e magnesio.

Scopriamo ora insieme la classificazione dei nostri ortaggi – patate, carote e cipolle – e quali sono le principali caratteristiche di ciascuna categoria.

Scopri i valori nutrizionali della patata

Scopri i benefici della cipolla

Scopri i benefici della carota

 

Ortaggi da tubero

Una delle categorie di classificazione degli ortaggi più diffuse al mondo è quella degli ortaggi da tubero, all’interno della quale rientrano anche le patate Selenella.

La categoria degli ortaggi da tubero non è ben definita dal punto di vista alimentare e dunque non è così scontato saper riconoscere quali ortaggi siano effettivamente tuberi, quali somiglino soltanto a tuberi e quali, invece, non lo siano affatto. Per farlo dobbiamo ricorrere alla botanica e iniziare a distinguere un tubero da una radice.

 

Classificazione degli ortaggi: radici, tuberi e radici tuberiformi

La radice, che si trova in tutte le piante, ha la funzione di prelevare acqua e sali minerali dal suolo per nutrire la pianta.

Il tubero, al contrario, è presente solo in alcune piante ed è di fatto una porzione modificata di fusto dall’aspetto nodoso. Le sue funzioni primarie sono quelle di accumulare sostanze di riserva e la possibilità di dare vita a una nuova pianta, grazie a particolari elementi superficiali chiamati occhi (o gemme).

In alcune piante tropicali i tuberi sono aerei e per questo assomigliano a frutti, ma nelle piante più comuni delle nostre zone i tuberi sono sempre sotterranei.

Esistono poi delle particolari radici, chiamate radici tuberiformi, che assomigliano ai tuberi per la loro composizione interna. Per questo motivo, anche se in botanica sono catalogate come radici (e non tuberi!), in ambito alimentare queste piante vengono classificate tra gli ortaggi da tubero piuttosto che tra gli ortaggi da radice.

La radice tuberosa non è in grado di generare altre piante e può assorbire acqua e sostanze nutritive dal terreno. Si distingue dalle normali radici non tuberiformi per essere una radice laterale – non centrale, come la carota – e per svolgere prevalentemente il ruolo di riserva e non di nutrizione diretta della pianta.

Tra gli ortaggi con tubero vero e proprio troviamo la patata, il topinambur e il mashua, mentre tra gli ortaggi dalle radici tuberiformi abbiamo la manioca e la patata dolce.

 

Ortaggi da radice

A questa categoria appartengono le nostre coloratissime carote, i ravanelli, le rape, le barbabietole e la pastinaca.

Come è facilmente intuibile, negli ortaggi da radice la parte commestibile – la radice, appunto – cresce in modo sproporzionato rispetto al resto della pianta. Come mai? Perché le radici di questi ortaggi svolgono, insieme alla normale funzione di nutrimento della pianta, anche quella di riserva.

Per questo motivo sono ricche di sostante nutritive indispensabili per il nostro organismo: minerali, vitamine, antiossidanti e altri metaboliti che servono alla pianta per contrastare batteri e parassiti del terreno.

 

Ortaggi da bulbo

Gli ortaggi da bulbo sono coltivazioni erbacee che si distinguono dalle altre per la formazione di una particolare struttura, chiamata “bulbo”, che svolge un’importante funzione di riserva per la pianta, consentendole di mantenersi nutrita anche quando il clima è particolarmente secco o rigido.

Il bulbo è una parte ipogea (che sta sottoterra) della pianta e può essere unico o formato da tanti piccoli bulbi, chiamati aggregati o spicchi (in cucina). Di fatto, per bulbo si intende un organo di riserva della pianta formato da tante guaine concentriche. Quando le guaine più esterne muoiono si forma una membrana (tunica) che protegge la pianta da possibili avversità provenienti dal terreno.

Gli ortaggi da bulbo più diffusi sono l’aglio, la cipolla, il cipollotto, lo scalogno e il porro.  

Leggi anche: Cipolla, scalogno, porri e aglio: differenze e usi in cucina

Quanta verdura dovremmo mangiare al giorno per stare bene?

Il segreto per vivere una vita sana – come dimostra l’alimentazione mediterranea – è consumare regolarmente cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, di colori diversi (bianco, verde, giallo, rosso e viola). Perché? Perché a ciascun colore corrisponde una diversa sostanza nutritiva preziosa per il nostro organismo: variare ci permette di comporre un quadro completo di nutrienti e molecole bioattive indispensabili per la nostra salute.

Icona patata cuoca

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