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Alimentazione mediterranea: il ruolo di patate, carote e cipolle - Il Blog di Selenella

Alimentazione mediterranea: il ruolo di patate, carote e cipolle

 

Cos’è l’alimentazione mediterranea? Storia e benefici

L’alimentazione mediterranea, così come la conosciamo oggi, ha origini antichissime: è infatti la dieta tipica di tutte le popolazioni che fino agli anni Cinquanta vivevano lungo il bacino del Mar Mediterraneo.

In seguito, è diventata un vero e proprio modello di nutrizione ispirato agli stili alimentari tradizionali dei Paesi affacciati sul Mediterraneo, tant’è che, proprio a partire dal secondo dopoguerra, scienziati da tutto il mondo iniziarono a studiarla per indagare in che modo incidesse sulla nostra salute e il nostro benessere.

Il primo vero studio sulla dieta mediterranea, conosciuto con il nome di “Studio dei sette Paesi”, fu condotto dal biologo e fisiologo statunitense Ancel Keys che mise a confronto le diete adottate in Italia, Finlandia, Grecia, Paesi Bassi, Jugoslavia, Stati Uniti e Giappone prima degli anni Cinquanta, per evidenziarne benefici e punti critici. Il biologo osservò un dato molto interessante: più ci si allontanava dagli schemi mediterranei, maggiore era l’incidenza di malattie cardiovascolari.

Ma perché si è preso a riferimento solo lo stile alimentare adottato prima del secondo dopoguerra? Perché il boom economico a cui siamo andati incontro dopo gli anni Quaranta ci ha inevitabilmente condotto verso un progressivo abbandono della dieta tradizionale, a favore di un regime alimentare che comprendeva un numero sempre maggiore di proteine e grassi animali.

L’importanza dell’alimentazione mediterranea è tuttora fondamentale: basti pensare al fatto che concorda per molti aspetti con i suggerimenti forniti dalle più moderne piramidi alimentari e dai regimi consigliati dalla maggior parte dei nutrizionisti. Questo perché porta numerosi benefici alla nostra salute, assicurandoci ogni giorno un apporto adeguato di nutrienti.

Seguire i principi su cui si fonda una corretta dieta mediterranea significa prima di tutto ridurre il rischio di contrarre le cosiddette “malattie del benessere”, e cioè tutte quelle patologie come diabete, obesità e problemi cardiovascolari legate a uno stile di vita tipicamente occidentale.

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La piramide alimentare mediterranea

Arrivati a questo punto, non ci rimane che scoprire insieme quali sono i punti cardine dell’alimentazione mediterranea, ricordandoci che si tratta di un vero e proprio stile di vita e non di un semplice elenco di alimenti. Per questo, è sempre importante tenere in considerazione la stagionalità dei prodotti, prediligere quelli locali e associare alla nostra dieta una giusta dose di attività fisica.

Vediamo ora nel dettaglio la struttura della piramide alimentare mediterranea:

 

  • Alla base, troviamo verdure e ortaggi, accompagnati da un po’ di frutta e cereali (preferibilmente integrali).
  • Appena sopra, troviamo i derivati del latte contenenti un basso quantitativo di grassi (come lo yogurt e, in particolare, lo yogurt greco), da consumare in piccole porzioni.
    Troviamo inoltre l’olio extravergine di oliva, da prediligere crudo (e senza esagerare), insieme a cipolla, spezie ed erbe aromatiche, che sono un perfetto sostituto del sale per insaporire e dare un pizzico di grinta in più alle nostre ricette, in pieno stile mediterraneo.
    Insieme all’olio extravergine di oliva, ricordiamoci che anche la frutta a guscio e i semi oleosi sono in grado di fornirci il giusto apporto di grassi buoni, come l’acido oleico, gli omega 3 e gli omega 6.
  • Salendo ancora, troviamo tutti quelli alimenti che sarebbe preferibile consumare non ogni giorno, ma settimanalmente: pesce e legumi sono le proteine che dovremmo favorire maggiormente, seguite dal pollame, dalle uova e, infine, dai formaggi.
  • Dovremmo invece consumare con moderazione le carni rosse, stando attenti a evitare affettati e salumi che, insieme ai dolci, si collocano in cima alla nostra piramide e dunque sono alimenti da assumere in piccolissime quantità e il meno frequentemente possibile.

 

Gli ortaggi nella dieta mediterranea

Dopo aver fatto luce sugli elementi principali dell’alimentazione mediterranea e avervi svelato i motivi del suo successo, non ci rimane che capire come si collocano gli ortaggi a noi più cari – e cioè carote, cipolle e patate – e qual è il loro ruolo all’interno di questa dieta, diventata parte integrante della nostra tradizione.

L’alimentazione mediterranea rappresenta, infatti, un patrimonio storico e culturale di grande rilievo, che nel corso degli anni si è fatto simbolo di una cucina semplice, fantasiosa e saporita.

I piatti tipici della dieta mediterranea sono considerati spesso eccellenze gastronomiche e nutrizionali di prim’ordine; la loro cottura – breve e poco elaborata – è in grado si esaltare profumi e sapori di ingredienti freschi e genuini, ricchi di proprietà nutritive e protettive, come i nostri ortaggi.

Come abbiamo visto, la dieta mediterranea conferisce un posto d’onore alle verdure, che vanno consumate cinque volte al giorno, essendo ricche d’acqua e di fibre (quindi povere di calorie).

È importante scegliere sempre le nostre verdure in base alla stagione, ma esistono alcuni ortaggi – come le carote – che si possono trovare freschi tutto l’anno e che è vantaggioso integrare nell’alimentazione quotidiana.

Inoltre, la carota è ricca di benefici che la rendono uno degli elementi cardine all’interno della dieta mediterranea: favorisce la funzionalità dell’apparato digerente (grazie all’alto contenuto di fibre), aiuta a ridurre l’assorbimento intestinale del colesterolo ed è fonte di beta-carotene, un antiossidante naturale capace di contrastare la formazione di radicali liberi e l’invecchiamento.

Ricca di vitamina C, è ottima in inverno, poiché contribuisce a potenziare le nostre difese immunitarie contro i malanni di stagione.

La cipolla, e in particolare la cipolla rossa, è una delle migliori amiche del cuore, poiché ci aiuta a tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue, diminuendo il rischio di infarto e di malattie cardiovascolari.

 

Le patate nell’alimentazione mediterranea

Ed eccoci, infine, arrivati all’ingrediente presente in tutte le case mediterranee: la patata! Lesse, condite con un filo d’olio o arrostite tra le braci del camino, tra i tuberi commestibili, le patate hanno sempre fatto parte della dieta dei nostri nonni e bisnonni.

Ancora oggi, integrare le patate nell’alimentazione mediterranea per noi è fondamentale, poiché soddisfano numerose necessità nutrizionali e rappresentano una valida alternativa ai cereali, che si trovano alla base della piramide alimentare mediterranea.

La patata è infatti fonte di carboidrati complessi e può vantare di un notevole profilo nutrizionale: simile a quello di pasta e riso, ha però un valore energetico inferiore (apportando circa il 40% in meno di calorie).
Le patate forniscono inoltre vitamine, sali minerali e fibre in quantità superiori rispetto agli altri carboidrati: in particolare, forniscono vitamina C, vitamina B6, acido folico, niacina, potassio e magnesio.

Le patate Selenella sono fonte di selenio, soddisfacendo anche circa 1/3 del fabbisogno giornaliero raccomandato.

Icona patata cuoca

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