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3 segreti per prolungare l’abbronzatura - Il Blog di Selenella

Oleg_P/Shutterstock

3 segreti per prolungare l’abbronzatura

Dopo le vacanze, l’abbronzatura tende a scomparire in fretta, soprattutto in seguito a scottature. Vediamo tre segreti per prolungarla il più possibile.

Come prolungare l’abbronzatura

Quando ci esponiamo al sole durante l’estate, la pelle si abbronza a causa di un aumento della melanina. La melanina è un pigmento prodotto dalle cellule della pelle proprio in risposta ai raggi del sole. A cosa serve la melanina? Questa sostanza viene sintetizzata in modo fisiologico dalla pelle, dai bulbi piliferi e a livello dell’iride dell’occhio ed è responsabile del colore dell’epidermide, di peli e capelli e degli occhi.

I raggi solari stimolano le cellule dell’epidermide a produrne in misura maggiore allo scopo di proteggere le cellule dai potenziali effetti dannosi del sole provocati dall’aumento dei radicali liberi e a prevenire la comparsa di arrossamenti ed eritemi e che la pelle si scotti al sole.

Generalmente la melanina viene prodotta dopo circa quarantotto ore e, gradualmente, viene poi degradata. Inoltre, le cellule della pelle si rinnovano e, se non ci si espone più al sole, le nuove cellule saranno prive dell’eccesso di melanina. Dopo le vacanze, la pelle tornerà quindi abbastanza rapidamente del suo colore naturale nell’arco di circa un mese.

L’abbronzatura quindi non può essere prolungata oltre un certo periodo: la si può però mantenere il più a lungo possibile con piccoli segreti.

Prolungare l'abbronzatura

Pepper cinema/Shutterstock

Prendersi cura della pelle

Il primo segreto per un’abbronzatura duratura è quello di prendersi cura della pelle già dalle settimane che precedono l’esposizione. Se la pelle è sana, infatti, sarà meno vulnerabile e tenderà a scottarsi meno. Una pelle già stressata, invece, potrebbe scottarsi più facilmente: dopo la scottatura, la pelle si rigenererà e si squamerà, creando antiestetiche macchie.

Per preparare la pelle al sole è necessario seguire una buona alimentazione, ricca di frutta e verdura, e idratare e nutrire la pelle anche dall’esterno.

Tra gli alimenti migliori da portare a tavola troviamo tutti gli alimenti vegetali di stagione, soprattutto se colorati nelle sfumature dell’arancione e del rosso. Via libera quindi a fragole, frutti di bosco, albicocche, pesche, nespole, così come peperoni, pomodori, carote, barbabietole rosse.

Esternamente, un prodotto molto valido per la pelle è l’olio di carote. Si tratta di un cosmetico semplice da preparare anche a casa, economico e molto utile per migliorare l’idratazione e le difese della pelle e favorire il processo di abbronzatura prevenendo scottature.

L’olio di carote è perfetto sia prima di esporsi al sole sia dopo, per restituire alla pelle morbidezza e protezione. L’olio o oleolito di carote non è però un filtro solare o un abbronzante: grazie alla presenza di beta carotene però, può dare un colorito dorato alla pelle, esaltando l’abbronzatura.

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Esporsi gradualmente al sole

L’esposizione graduale al sole è un altro semplice segreto per mantenere e prolungare il più possibile l’abbronzatura. Se ci si espone al sole nelle ore più calde, per molte ore al giorno, senza protezione solare o utilizzando prodotti che velocizzano l’abbronzatura, non ci si abbronza di più o più velocemente.

Al contrario, si rischiano eritemi e scottature che nei giorni successivi causeranno il distacco delle cellule danneggiate e lasciando le cellule sane, non abbronzate. Il risultato sarà una pelle a macchie, decisamente antiestetica.

Il tempo di esposizione al sole dipende dal proprio fototipo, cioè dal colore di partenza della propria pelle, ma è sempre comunque di pochi minuti per volta. Chi ha una carnagione particolarmente chiara rischia infatti di scottarsi già dai primi minuti, tempo che può estendersi a mezzora-un’ora per chi ha una pelle olivastra.

Perciò meglio esporsi al sole per pochi minuti per i primi giorni, meglio se in movimento (così che i raggi solari non colpiscano solo una certa area della pelle), scegliendo le ore meno calde. Nei giorni successivi si può aumentare gradualmente il tempo di esposizione, sempre di pochi minuti in più al giorno e sempre con una protezione adeguata.

In ogni caso, la pelle si abbronza anche rimanendo all’ombra dell’ombrellone, dunque non è necessario rischiare di scottarsi trascorrendo molto tempo in pieno sole in spiaggia o in piscina.

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Mantenere l'abbronzatura

Sofia Zhuravetc/Shutterstock

Scegliere la giusta protezione

Poiché le cellule della pelle impiegano dalle 48 alle 72 ore per aumentare la sintesi di melanina, in questo lasso di tempo il rischio di scottarsi al sole è elevato. Per questo si sono diffuse le protezioni solari, dotate di filtri chimici o fisici che proteggono la pelle dai raggi UV.

La crema solare va scelta in base al proprio tipo di pelle e applicata fin dalle prime esposizioni. Ovviamente l’applicazione va rinnovata spesso nel corso della giornata, non solo quando si fanno bagni o docce in spiaggia e in piscina.

Chi ha la pelle delicata e chiara potrebbe scottarsi anche con la giusta protezione: per evitarlo, è bene rimanere il più possibile in luoghi ombreggiati ed esporsi al sole solo per pochi minuti e applicando una crema solare con fattore di protezione molto alto e indossare un copricostume quando si passeggia al sole.

ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel presente articolo hanno esclusivamente scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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