Carote crude: benefici, controindicazioni, come mangiarle
Le carote crude portano in tavola dolcezza, croccantezza e colore, oltre e nutrienti importanti e benefici per la nostra salute
Carote crude e carote cotte a confronto
Le carote sono radici commestibili consumate fin dall’antichità e apprezzate per il loro profilo nutrizionale, il sapore dolce e la consistenza croccante. Oltre a essere consumate cotte le carote possono essere mangiate anche crude.
Le carote in generale sono alimenti che forniscono poche calorie, circa 80 per una porzione da 200 grammi, date soprattutto da carboidrati, in particolare da zuccheri. Le carote rappresentano anche una buona fonte di fibre solubili e insolubili mentre per quanto riguarda proteine e grassi, nelle carote questi due macronutrienti sono poco rappresentati.
Discorso diverso per vitamine e minerali, di cui queste radici rappresentano un’ottima fonte. Nelle carote crude troviamo infatti vitamine del gruppo B (tiamina, niacina, riboflavina), vitamina C o acido ascorbico e una serie di pigmenti della classe dei carotenoidi, che il nostro corpo converte in vitamina A. Sul fronte dei minerali, invece, nelle carote troviamo buone quantità di potassio, magnesio, calcio, fosforo e anche sodio, rame, zinco e selenio.
Infine, nelle carote si trovano una serie di pigmenti dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie: oltre ai carotenoidi, infatti, nelle carote sono presenti antociani, licopene e luteina, le cui proporzioni variano in base alla varietà di carota.
Le principali differenze tra carote crude e carote cotte riguardano la maggiore o minore disponibilità di vitamina C, potassio, magnesio e pigmenti liposolubili come i carotenoidi e il licopene. Nelle carote crude sono presenti maggiori quantità di acido ascorbico e minerali, mentre i pigmenti antiossidanti liposolubili sono meno biodisponibili. Al contrario, nelle carote cotte si riducono le quantità di vitamina C e di alcuni minerali, ma i pigmenti liposolubili sono maggiormente disponibili soprattutto se le carote vengono tagliate e cotte con olio. Questo perché tali sostanze, solubili nei grassi, vengono estratte durante la cottura con olio e dunque risultano più facilmente assimilabili dal nostro corpo.
Quindi è meglio mangiare carote crude o cotte? In entrambi i casi si hanno vantaggi e svantaggi, dunque l’ideale è alternare le due modalità, inserendo le carote nella dieta sia crude sia cotte, come avviene anche per altri vegetali.
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Benefici delle carote crude
Le carote crude apportano numerosi benefici al nostro corpo. Innanzitutto le carote sono una fonte di carboidrati, macronutrienti che vengono utilizzati in processi metabolici che servono a dare energia e sono dunque indispensabili per far funzionare i nostri organi. Le carote contengono poi fibre solubili e insolubili, che contribuiscono a ridurre la fame nervosa e a migliorare la salute dell’intestino, favorendone il transito e nutrendo la flora batterica benefica che lo popola. Un intestino in salute si traduce nell’eliminazione del gonfiore addominale, in una maggiore regolarità intestinale e anche in un sistema immunitario più forte.
Le difese immunitarie, così come la funzione di tutte le cellule, vengono favorite anche dalla presenza di vitamine e minerali. Nelle carote crude in particolare sono presenti maggiori quantità di vitamina C e potassio. L’acido ascorbico ha azione antiossidante, è coinvolto nella produzione del collagene, una delle proteine più abbondanti nel nostro corpo, e svolge un ruolo importante anche per la funzione immunitaria. Il potassio è invece un minerale fondamentale negli scambi cellulari e nella trasmissione nervosa.
I carotenoidi, gli antociani e le altre molecole antiossidanti presenti nelle diverse varietà di carote sono poi importanti per combattere l’eccesso di radicali liberi, alla base di invecchiamento e malattie correlate. Le proprietà delle carote rendono questo ortaggio benefico per il cuore, il cervello, la pelle, la vista e in generale per tutto il corpo.
Quali carote mangiare crude
Quando si pensa alle carote, le prime a venire in mente sono senza dubbio le carote arancioni. Certamente questa varietà di carote è la più diffusa e conosciuta, ma esistono altri tipi di carote che si distinguono per colore e proprietà. I vari tipi di carote devono la loro diversa colorazione alla prevalenza di uno o più pigmenti come carotenoidi, antociani, licopene, luteina. Di conseguenza, in commercio possiamo trovare:
Tutte le varietà di carote possono essere mangiate crude, oltre che cotte. Occorre però precisare che i carotenoidi e il licopene, particolarmente espressi nella carota arancione e nella carota rossa, vengono assimilati meglio se la radice viene sottoposta a cottura con olio, dunque nel caso di queste varietà di carota può essere preferibile consumarle dopo averle cotta in padella o al forno.
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Come mangiare le carote crude
Prima di mangiare le carote crude è bene lavarle con cura per eliminare eventuali tracce di terra e sporcizia. Eventualmente è possibile pelare le carote eliminando la parte più esterna della radice con un pelapatate o con un coltello. A questo punto le carote crude possono essere mangiate intere o tagliate a rondelle, listarelle o alla julienne e usate in vari modi. Le carote crude sono perfette:
- condite con olio, sale e pepe
- condite con salsa yogurt
- in pinzimonio
- nel frullati, estratti e centrifugati
- nelle insalate miste
- nei panini
- nel sushi
- nelle pokè bowl
- come decorazione ai piatti
Mangiate da sole o in altre ricette, le carote crude portano colore, dolcezza, croccantezza e tanti nutrienti benefici.
Controindicazioni
Il consumo di carote non presenta particolari controindicazioni. Se le carote vengono inserite in un contesto di dieta sana ed equilibrata, alternate ad altri alimenti e abbinate correttamente, possono essere mangiate da tutti. Gli unici possibili effetti collaterali del mangiare carote è un incremento della glicemia dopo il pasto e un accumulo di carotenoidi a livello dei tessuti, che può determinare un colorito aranciato della pelle. Per ridurre l’impatto glicemico delle carote è sufficiente consumarle all’interno di un pasto equilibrato, accompagnate quindi da una fonte proteica. Il colorito della pelle invece si modifica solo in seguito a un consumo eccessivo e prolungato nel tempo di carote o altri ortaggi ricchi di carotenoidi, come le zucche.