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Carote arancioni: proprietà, valori nutrizionali, come cucinarle - Il Blog di Selenella

Carote arancioni: proprietà, valori nutrizionali, come cucinarle

Le carote arancioni sono molto popolari e apprezzate non solo per il loro bel colore acceso ma anche e soprattutto per le loro proprietà

Caratteristiche delle carote arancioni

Le carote arancioni sono le radici commestibili di una varietà di Daucus carota, pianta erbacea biennale della famiglia delle Apiaceae. Tra tutti i tipi di carote, quella arancione è sicuramente la più popolare: altre carote come la carota rossa quella nera sono di certo meno diffuse.

Sebbene si tratti di una varietà di carota molto reperibile, la carota arancione non è la prima di cui l’essere umano si è nutrito. Al contrario, le carote più antiche sembrano essere la carota bianca e la carota nera. La carota arancione è frutto di selezioni e incroci fatte dall’uomo nel 1500 per rendere omaggio alla dinastia degli Orange alla guida del Paese. Oggi, la carota arancione è diventata la più apprezzata in assoluto grazie al suo colore acceso e alle sue proprietà.

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Valori nutrizionali delle carote arancioni

Le carote arancioni sono davvero poco caloriche: una porzione dal 200 grammi fornisce solo 80 calorie, dunque queste radici hanno circa 40 calorie ogni 100 grammi di prodotto. Le calorie delle carote sono date prevalentemente da carboidrati e in minima parte da proteine e grassi. Le carote sono naturalmente prive di colesterolo e glutine e ricche invece di acqua e fibre, soprattutto insolubili.

Una porzione di carote contiene inoltre buone percentuali di vitamine del gruppo B (tiamina, niacina e riboflavina), vitamina C e Vitamina A. Per quanto riguarda i sali minerali, le carote forniscono potassio, sodio, calcio, magnesio, ferro, rame, zinco e selenio. Come è noto, le carote arancioni sono particolarmente ricche di carotenoidi, responsabili della loro colorazione ma anche di molte proprietà.

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Valori nutrizionali carote arancioni

Proprietà

I nutrienti presenti nelle carote arancioni conferiscono a queste radici proprietà e benefici per la salute. L’elevato contenuto d’acqua aiuta a mantenere l’organismo idratato e a favorire il senso di sazietà. A spegnere la fame sono anche le fibre, che in più migliorano il transito intestinale e l’assorbimento di zucchero, grassi e colesterolo presenti nel pasto. Consumare regolarmente carote arancioni può dunque aiutare a mantenere nei range la glicemia e i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, proteggendo dal rischio di sviluppare diabete mellito di tipo due e patologie cardiovascolari.

Le vitamine e i minerali contenuti nelle carote arancioni contribuiscono poi a mantenere efficiente il metabolismo cellulare. Questi piccoli nutrienti sono infatti coinvolti in molte funzioni delle cellule e nella sintesi di composti fondamentali per costruire ciò che serve all’organismo: la vitamina C è ad esempio un potente antiossidante che difende le cellule dai danni dei radicali liberi, ma è anche indispensabile per la sintesi di collagene, proteina importantissima per i nostri tessuti.

Non dimentichiamo poi i carotenoidi, pigmenti che conferiscono alle carote la loro caratteristica colorazione arancione. Queste sostanze hanno azione antiossidante, contribuiscono alla salute di occhi e pelle e sono precursori della Vitamina A o retinolo.

Come cucinarle

Le carote arancioni sono buone sia crude che cotte e possono essere cucinate in molti modi differenti. Come consumare le carote dipende sicuramente dai propri gusti ma anche da quale nutriente si vuole assimilare meglio. Se ad esempio si mangiano carote per il loro contenuto di vitamina C, meglio consumarle fresche, crude o sotto forma di succo, centrifuga o estratto. L’acido ascorbico è infatti termolabile e sensibile alla luce, quindi il calore della cottura determina la parziale perdita di questa vitamina. Per fare il pieno di vitamina C meglio quindi consumare le carote crude, sgranocchiandole o tagliandole a rondelle o alla julienne per poi aggiungerle a insalate miste. Per preparare il succo di carota si possono usare solo carote o fare un mix con altri vegetali arancioni o gialli come arance, albicocche, pomodori gialli o peperoni.

Se invece si ha interesse ad assimilare buone quantità di carotenoidi per proteggere la salute della vista e la bellezza della pelle, meglio cuocere le carote con un filo d’olio, dopo averle tagliate a rondelle. I carotenoidi sono infatti pigmenti liposolubili e la loro estrazione è facilitata dalla presenza di grassi e dal calore. In questo caso ottime dunque le carote in padella o al forno, da sole o con altre verdure o con le patate.

Quando invece si ha voglia di un piatto che aiuti la digestione senza appesantire e che migliori la funzionalità dell’intestino, via libera alle carote bollite, al vapore, cotte al microonde o stufate in padella. Perfette anche zuppe e vellutate con le carote. Una ricetta semplicissima prevede di sistemare in una pentola con i bordi alti carote, patate e cipolle, insieme a un filo d’olio, un rametto di rosmarino, sale e due dita d’acqua. Per un tocco in più, ottimo aggiungere un piccolo pezzo di radice di zenzero e una mela, che aumentano i benefici sull’apparato digerente oltre che conferire un gusto unico. Dopo aver coperto con il coperchio si lascia cuocere a fuoco basso per quindici-venti minuti, dopodiché si spegne il fuoco e si frulla il tutto con un frullatore a immersione e si serve accompagnata con crostini di pane o guarnita con semi oleosi.

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Come cucinare le carote arancioni

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