Come cucinare le carote
Come cucinare le carote per gustarne al meglio il sapore e per godere al massimo dei loro benefici per la salute.
Come si mangiano le carote
La carota è una pianta biennale che risponde al nome di Daucus carota e che appartiene alla famiglia delle Apiaceae o Umbelliferae. Il nome della famiglia deriva dalla forma dell’infiorescenza tipica delle piante incluse: le piante catalogate come ombrellifere presentano infatti una tipica infiorescenza a ombrello, composta da piccoli fiorellini. Altre specie della stessa famiglia sono comunemente consumate come ortaggi e spezie o impiegate a scopo curativo, come finocchio, prezzemolo, cumino, coriandolo, e sedano, altre risultano invece velenose, in particolare la cicuta.
Oltre ad avere una tipica infiorescenza a ombrello, le piante della famiglia della carota sono caratterizzate da un fusto erbaceo cavo e ramificato che porta foglie pennatosette. La parte della pianta di carota che consumiamo abitualmente è la radice commestibile che si sviluppa sotto il terreno accumulando nutrienti necessari alla fioritura – e di conseguenza alla fruttificazione e alla riproduzione – l’anno successivo.
La radice di carota selvatica è bianca, di consistenza dura e dal sapore amarognolo, mentre quella della carota coltivata è generalmente arancione, anche se non mancano varietà viola e gialle. La colorazione della carota arancione è data dall’elevato contenuto di carotene, un pigmento colorato e dall’azione antiossidante, mentre in altri tipi di carote prevalgono antociani e altri pigmenti.
Come ben sappiamo, le carote possono essere gustate sia crude sia cotte. Qual è però il modo migliore per mangiare le carote? Abbiamo visto che le carote sono ricche di carotene, un pigmento dalle proprietà antiossidanti che conferisce il tipico colore delle carote arancioni. Il carotene è una molecola liposolubile, dunque si disperde in modo ottimale in sostanze grasse, come l’olio di oliva. Per estrarre e assimilare al meglio il carotene, il modo migliore consiste nel tagliare le carote e cuocerle con un po’ di olio extravergine di oliva.
Nulla vieta però di gustare le carote in altri modi: anche se la quantità di carotene assorbita dall’organismo sarà inferiore, queste radici forniranno comunque importanti nutrienti tra cui carboidrati, fibre, vitamine e minerali.
Prima di consumarle, le carote vanno lavate con acqua e la parte superficiale va raschiata con un coltello o eliminata con il pelapatate. Dopodiché le carote possono essere sgranocchiate così, intere, oppure tagliate a rondelle, alla julienne, a listarelle più spesse, a scaglie usando il pelapatate. Una volta tagliate, le carote possono essere consumate crude nelle insalate con altre verdure, cereali e legumi, possono essere inserite in succhi e frullati oppure si possono cucinare in vari modi diversi.
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Come cucinarle
Lesse o bollite
Le carote possono essere cucinate bollite in abbondante acqua salata, sia intere sia tagliate in pezzi grossolani. Generalmente le carote lesse si preparano quando si ha necessità di consumare un pasto leggero e molto digeribile, ad esempio in caso di disturbi gastrointestinali e durante la convalescenza. In altri casi le carote si fanno bollire per la preparazione del brodo, insieme a cipolle, sedano, patate ed eventualmente carne. Quando si cucinano le carote bollite, infatti, buona parte del loro contenuto viene trasferito all’acqua di cottura; può essere una buona idea quindi non buttare l’acqua di cottura, ma consumarla come fosse una sorta di tisana.
Al vapore
In alternativa alla cottura in acqua, le carote possono anche essere cotte a vapore. In questo caso si sistemano le radici nell’apposita pentola, preferibilmente tagliate a pezzi o a fette. Il tempo di cottura è di circa un quarto d’ora e, una volta pronte, le carote possono essere condite con olio, sale, pepe e altre spezie o utilizzate nelle ricette.
Al microonde
Le carote contengono buone quantità di acqua, dunque sono adatte anche alla cottura nel forno a microonde. Per cucinare le carote con questa modalità è preferibile tagliarle in pezzi omogenei, per poi sistemarle in un contenitore adatto al microonde e condirle con olio, sale e pepe. Dopo una decina di minuti alla massima potenza le carote saranno pronte da gustare.
In forno
Se avete voglia di un contorno sfizioso provate le carote croccanti al forno. Dopo aver lavato e pelato le carote, si tagliano a listarelle spesse nel senso della lunghezza. Si fodera poi la teglia del forno con un foglio di cartaforno, vi si adagiano le carote e si condiscono con olio, sale ed erbe aromatiche a piacere. Infine si infornano e si lasciano cuocere per circa venti minuti a 180°C, rigirandole a metà cottura perché cuociano in modo più uniforme.
In padella
Cucinare le carote in padella è probabilmente uno dei migliori metodi per assimilare al meglio il carotene di cui sono ricche. Per prepararle in questo modo, l’ideale è tagliare le carote a rondelle, riscaldare uno o due cucchiai di olio extravergine di oliva ed eventualmente uno spicchio di aglio. Quando l’olio è caldo si aggiungono le carote per poi lasciarle cuocere a fuoco basso o moderato per alcuni minuti. Per evitare di bruciare, si consiglia di aggiungere pochissima acqua, da fare evaporare al termine della cottura. Le carote cucinate in padella devono risultare croccanti, dunque saranno pronte quando avranno una crosticina esterna. Per esaltarne il sapore si possono aggiungere, oltre a un pizzico di sale, erbe aromatiche e spezie a piacere.
Le carote in padella possono anche essere cucinate con altri ortaggi, per ottenere contorni misti. Oltre alle carote si possono ad esempio usare zucchine, patate, zucche, melanzane e pomodori: per ottenere una cottura uniforme, in questo caso meglio aggiungere gli ingredienti a step, rispettando i vari tempi di cottura degli ortaggi.
Nelle vellutate
Le carote sono un ottimo ingrediente per preparare vellutate e passati di verdure da gustare nelle giornate fredde. Per prepararle è sufficiente lavarle, pelarle e tagliarle in modo grossolano; si sistemano poi in una casseruola con cipolla a fette sottili, olio e sale, si coprono con acqua e si lasciano cuocere per circa venti minuti con il coperchio. La vellutata si può personalizzare in molti modi diversi: in fase di cottura si possono aggiungere ad esempio mele, zucca, patate, un pezzetto di radice di zenzero o curcuma. Infine, si riducono in purea usando un frullatore ad immersione e si servono con un giro d’olio e pepe.
Fritte
Nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata, ogni tanto ci si può concedere un fritto croccante e le carote sono ottime da cucinare in questo modo. Per friggere le patate meglio tagliarle a bastoncini per la lunghezza, per poi immergerle in olio caldo per qualche minuto. Le carote possono essere fritte così o anche dopo averle passate in una pastella di farina e acqua. Sebbene siano ottime da sole, le carote possono essere usate nei fritti misti di verdure insieme a patate, cavolfiori, broccoli, zucchine e altri ortaggi.
Nella friggitrice ad aria
Un fritto più leggero ma altrettanto buono si ottiene utilizzando la friggitrice ad aria, elettrodomestico che consente di ottenere piatti croccanti utilizzando pochissimo olio e sfruttando l’aria calda per cuocere i cibi.
Benefici delle carote
Le carote sono ricche di nutrienti ma è soprattutto grazie al contenuto di carotene che queste radici rappresentano un alimento prezioso per il nostro benessere. Il carotene, infatti, una volta giunto a livello intestinale viene degradato e convertito in vitamina A. Questa vitamina è molto importante per la nostra salute poiché è coinvolta in numerosi processi fisiologici. La vitamina A esercita infatti un’azione antiossidante nei confronti dei radicali liberi, contribuisce a mantenere la pelle sana proteggendola dai raggi solari e regolando la produzione di cheratina, è indispensabile per la visione notturna e per le difese immunitarie. Per tutti questi motivi è bene includere le carote nella propria alimentazione abituale, consumandole regolarmente.
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