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Come coltivare le carote: tutto quello che c’è da sapere

La coltivazione della carota è originaria del Medioriente, ma si è diffusa fin dall’antichità lungo tutto il bacino del Mediterraneo.

La carota è un radice commestibile non particolarmente difficile da coltivare e dagli innumerevoli benefici, ma richiede un terreno soffice e sabbioso e per questo non può essere piantata in qualsiasi orto. È meglio, poi, che le temperature non siano troppo elevate – orientativamente dovrebbero essere tra i 15 e 25 gradi – anche se i vari tipi di carote si adattano con facilità ad ogni clima.

Oltre alle carote arancioni, ne esistono infatti di altre varietà come le carote rosse, le carote viola o nere, le carote gialle e quelle bianche.

 

Il suolo adatto alla coltivazione delle carote

Come abbiamo visto, le carote prediligono un terreno soffice e sciolto, privo di ristagni d’acqua che possono far marcire la radice. Un suolo sassoso o molto compatto non va bene perché offre resistenza fisica e ostacola il corretto sviluppo delle radici: se il suolo è duro, infatti, le carote rimangono piccole, oppure crescono deformi e contorte.

Se invece hai un terreno sabbioso, sei particolarmente fortunato perché otterrai più facilmente carote dall’ottimo aspetto. In ogni caso, se hai un suolo tendente a compattarsi, per coltivare le tue carote ti basterà mischiare della sabbia al terreno dell’orto. Attenzione però: questo passaggio deve essere fatto almeno due mesi prima della semina delle carote. In alternativa, potresti provare a realizzare un’aiuola rialzata.

A questo punto, prima di piantare le carote, dovrai lavorare il terreno affinché risulti ben drenato. Come? Ti basterà vangarlo arrivando idealmente a 30 o più centimetri di profondità, per poi concimarlo.

Ricordati, infine, che oltre al lavoro di vanga è essenziale affinare bene la superficie con una zappa o una fresa e livellarla con il rastrello, dal momento che andrai a seminare semi molto piccoli.

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Quale concime serve per coltivare carote?

Essendo un ortaggio da radice, è meglio utilizzare il compost al posto del letame ed evitare la pollina. L’apporto del concime organico al suolo è fondamentale perché rende il terreno più soffice e può correggere alcuni difetti dei terreni troppo argillosi. Inoltre, la sostanza organica è davvero utile anche per trattenere la giusta quantità d’acqua.

La semina delle carote

La carota generalmente si adatta ad ogni clima, poiché la radice tende ad indurire solo in presenza di temperature molto elevate. Per questo motivo, il periodo di possibile coltivazione delle carote è molto ampio.

Solitamente la semina delle carote è prevista in primavera, tra marzo e giugno. Se hai un orto casalingo, ti converrà seminare a più riprese per avere una produzione scalare: a febbraio potrai seminare le varietà precoci, mentre le tardive possono essere seminate fino al mese di ottobre.

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È importante cercare di mantenere una distanza non troppo ravvicinata, per non creare concorrenza tra le radici. Ti consigliamo, dunque, di piantare le tue carote a 8 centimetri circa l’una dall’altra e di interrare il seme ad una profondità massima di un centimetro.

 

Germinazione della carota

La carota ha una germinazione piuttosto lenta: possono passare anche 40 giorni prima che emerga. Non spaventarti, dunque, se non vedrai comparire subito le tue giovani piantine, abbi pazienza.

Ti possiamo però dare un consiglio per accelerare il processo di germinazione: prova a immergere i semi in acqua tiepida o camomilla qualche ora prima della semina delle carote, potrebbe aiutare.

 

Come coltivare le carote: una guida pratica passo passo

Il primo passo da seguire è il controllo delle erbe infestanti: data la lentezza della germinazione, è importante evitare fastidiosi concorrenti infestanti con frequenti sarchiature a mano vicino ai semi o aiutandoti con la zappa tra una fila e l’altra.

Una volta spuntate le tue piantine, controlla che non risultino troppo fitte eelimina quelle più stentate,per lasciare al massimo una piantina ogni 5 centimetri. Questa operazione va eseguita quando la parte aerea è già a 3/4 centimetri di altezza.

A questo punto per coltivare le carote puoi procedere con il rincalzo e la zappettatura: un leggero rincalzo può servire nel momento in cui le radici emergono dal terreno, evitando così che la luce faccia inverdire i tuoi ortaggi.

Molto utile, poi, è smuovere il terreno tra le file di carote con la zappa: in questo modo manterrai più soffice la terra intorno alla radice.

Per quanto riguarda l’irrigazione, devi sapere che le carote non necessitano di molta acqua, ti basterà quindi irrigare il terreno solo quando questo diventa secco e stare sempre attento a evitare ristagni dannosi per la pianta.

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Sapevi che la carota e la cipolla traggono reciproco vantaggio dalla consociazione? Una, infatti, allontana i parassiti dell’altra, ovvero la carota allontana la mosca della cipolla e il verme del porro, mentre la cipolla scaccia la mosca della carota!

Anche ripetere la carota a sé stessa non conviene. Alla carota seguono bene le solanacee, come la patata. Evita invece di succedere le carote con cavoli, asparagi e cipolla.

 

La raccolta delle carote: quando avviene?

A seconda della varietà seminata, le carote possono avere un ciclo colturale che va dai 75 fino ai 130 giorni, perciò le carote si raccolgono generalmente a due mesi dalla semina.

La radice si raccoglie quando il suo diametro è compreso tra l’uno e i due centimetri: se si lascia troppo nel terreno, infatti, il cuore indurisce e nelle carote più vecchie può diventare legnoso e sgradevole al palato.

 

Come si raccolgono le carote?

Prima di procedere con la raccolta delle tue carote (estirpando la radice), ti consigliamo di ammorbidire il terreno, innaffiandolo a partire da qualche giorno prima.

Una volta raccolte, lasciale asciugare in un ambiente ventilato e poco umido e conservale in un luogo fresco: le carote sono un ortaggio che si mantiene a lungo, se avrai le giuste accortezze.

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