Carote: meglio mangiarle crude o cotte?
Grazie al sapore dolce e alla consistenza croccante, le carote sono tra gli ortaggi più versatili e apprezzati in cucina, ma è meglio mangiarle crude o cotte?
Carote crude o cotte: proprietà e benefici
Le carote non sono solo buone, ma anche molto ricche di nutrienti. Oltre a contenere molta acqua, le carote sono un’ottima fonte di fibre, sostanze importanti perché favoriscono la sazietà, la digestione e la regolarità intestinale.
Inoltre, le carote sono note per il loro contenuto in beta carotene, un pigmento antiossidante che il nostro corpo è in grado di convertire in vitamina A, essenziale per la salute della pelle, della vista e del sistema immunitario. Le carote sono poi fonte di vitamine del gruppo B e contengono una discreta quantità di vitamina C, una vitamina dall’azione antiossidante e con altre funzioni molto importanti per l’organismo poiché, tra le altre cose, è coinvolta nella formazione del collagene.
Non solo ricche di vitamine, le carote sono anche un’ottima fonte di minerali come il potassio, che contribuisce alla salute del sistema cardiovascolare e aiuta a mantenere un corretto equilibrio idrico nel corpo. Nelle carote troviamo poi altri minerali come il fosforo e il magnesio che sostengono la salute delle ossa e dei muscoli e il selenio che contribuisce al corretto funzionamento della tiroide e svolge azione antiossidante.
Le carote sono dunque indubbiamente ricche di benefici, ma come è meglio mangiarle per ottenere il massimo da queste radici commestibili?
Carote crude: quando preferirle
Le carote crude sono dolci, croccanti e fresche, perfette da gustare così come sono ma anche in pinzimonio, nelle insalate e nei sandwich. A cosa fanno bene le carote mangiate crude? Sicuramente il consumo di carote crude permette di beneficiare al massimo del contenuto di vitamina C.
L’acido ascorbico è infatti una vitamina termolabile, cioè sensibile al calore, oltre che sensibile alla luce. Di conseguenza tende a degradarsi con la cottura, quindi gli alimenti cotti contengono quantità praticamente nulle di questa importante vitamina.
Se si vuole fare il pieno di vitamina C, quindi, meglio mangiare carote crude. Oltre che in insalate, sandwich e pinzimonio, un’idea per aumentare il consumo di carote crude è quella di utilizzarle nei centrifugati e nei frullati. Insieme ad altri ingredienti freschi come arance, mele e zenzero, le carote permettono di realizzare bevande nutrienti e gustose, senza dover aggiungere zucchero.
Per chi ama sperimentare, le carote crude possono anche diventare protagoniste di ricette creative come le carote marinate o carote affumicate, una preparazione in cui le carote vengono tagliate a strisce sottili e lasciate riposare in una marinatura di olio, aceto, erbe aromatiche e spezie, per poi essere servite come antipasto o aggiunte a panini e piatti freddi. Anche il pesto di carote crude è un’alternativa originale per antipasti e panini che può essere usato anche come condimento per una pasta veloce.
Quando è meglio cuocere le carote
Come già visto, cuocendo le carote si perde la vitamina C ma, di contro, aumenta la biodisponibilità del beta-carotene, il pigmento naturale responsabile del colore arancione e precursore della vitamina A o retinolo.
Durante la cottura, infatti, le pareti delle cellule che costituiscono le carote si ammorbidiscono, permettendo al beta-carotene di essere più facilmente assorbito dal nostro organismo. La biodisponibilità di questo pigmento aumenta ulteriormente se le carote vengono tagliate e se si utilizza olio in cottura.
Ad esempio, le carote a rondelle cucinate in padella o al forno e condite con olio d’oliva e aromi come rosmarino o timo, sono un contorno gustoso e ricco di beta carotene. Anche la cottura a vapore consente di preservare i nutrienti delle carote: una volta cotte, si possono condire con una vinaigrette di olio d’oliva e limone e una spolverata di prezzemolo fresco per un contorno saporito e ricco di benefici.
Altro modo per ottimizzare l’assorbimento del beta-carotene è l’uso delle carote nella preparazione di zuppe, vellutate, purè di carote, piatti caldi perfetti per le cene da gustare durante le serate autunnali e invernali. Queste ricette sono anche facilmente personalizzabili: le vellutate con carote possono ad esempio essere rese più ricche e gustose grazie all’aggiunta di patate, zucca, mele e dall’uso di ingredienti esotici come il latte di cocco o di spezie come cannella, zenzero, curcuma, cumino e coriandolo da aggiungere a fine cottura.
Infine, le carote cotte possono essere utilizzate anche per la preparazione di piatti dolci. La torta di carote è un classico che unisce il sapore dolce delle carote alla morbidezza di un impasto leggero che può essere arricchito con noci, mandorle, cannella e noci. Perfetta per la colazione o la merenda, la torta di carote è una scelta sana e gustosa che permette di integrare la vitamina A nella dieta in modo goloso.
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