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ESG e patate: l’approccio sostenibile nel settore pataticolo - Il Blog di Selenella

NAJA x/Shutterstock

ESG e patate: l’approccio sostenibile nel settore pataticolo

L’approccio ESG sta diventando sempre più centrale in molteplici settori, tra cui l’agrifood, anche nel mondo del pataticolo.

L’approccio ESG nel settore del pataticolo: un trend in crescita

L’approccio ESG fa riferimento a Environmental, Social e Governance, quindi a sostenibilità, responsabilità sociale e buona governance, sono aspetti fondamentali per garantire un futuro più equo e rispettoso dell’ambiente.

Nel settore agroalimentare, l’adozione delle pratiche ESG è diventata una necessità e, anche nel mondo del pataticolo, la transizione verso pratiche più sostenibili e responsabili sta avendo un impatto significativo. Per il settore delle patate, che ha un’importanza cruciale nell’alimentazione mondiale, l’approccio ESG offre l’opportunità di rivedere l’intera filiera produttiva, dall’uso del suolo alla distribuzione, al fine di renderla più sostenibile.

L’attenzione alle problematiche ambientali, sociali e di governance sta infatti guidando le aziende del pataticolo a rivedere il proprio modo di produrre e a intraprendere azioni concrete per ridurre l’impatto ecologico e sociale delle proprie attività.

Nel modello ESG, un aspetto cruciare à la sostenibilità e, nel caso del pataticolo, una maggiore sostenibilità si traduce in pratiche agricole che mirano a ridurre l’impatto sul suolo, sull’acqua e sull’aria. Le aziende stanno quindi lavorando per implementare tecniche di coltivazione che minimizzino l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, che riducano il consumo di acqua grazie a tecnologie per un’irrigazione più efficiente e contribuiscano a migliorare la qualità del suolo.

Altro aspetto importante nell’approccio ESG è quello sociale, cioè l’impatto delle attività agricole sulle comunità locali e sulle persone che lavorano nel settore. Per quanto riguarda il pataticolo, le aziende che operano in questo settore sono chiamate a garantire condizioni di lavoro più sicure, dignitose e giuste per i lavoratori agricoli, che spesso provengono da contesti vulnerabili. Il settore sta facendo progressi per offrire salari equi, migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e promuovere l’inclusività, in particolare per le donne e le minoranze. Inoltre, molte aziende stanno investendo in progetti di sviluppo delle comunità locali, come la creazione di scuole o infrastrutture sanitarie, per contribuire al benessere delle persone che vivono nelle aree rurali. Alcune aziende agricole stanno anche adottando pratiche che riducono il rischio di sfruttamento del lavoro, una problematica purtroppo ancora presente in alcune aree del mondo.

Infine, il terzo pilastro dell’ESG è la buona governanc, cioè la gestione etica delle risorse, la trasparenza nelle operazioni e la responsabilità verso gli stakeholder. Nel pataticolo, una buona governance si traduce nella creazione di politiche interne che favoriscano la trasparenza delle operazioni e l’adozione di pratiche responsabili in ogni fase della filiera produttiva, dalla semina alla raccolta, fino alla distribuzione. Molte aziende stanno adottando sistemi di tracciabilità per monitorare ogni fase della produzione e garantire che tutte le fasi siano conformi agli standard ESG. Inoltre, la gestione della catena di approvvigionamento sta diventando un tema fondamentale, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da fornitori che non rispettano gli standard etici o ambientali.

 

la patata Selenella prima in sostenibilità

Innovazioni tecnologiche nel pataticolo: soluzioni ESG per il futuro

Le innovazioni tecnologiche giocano un ruolo chiave per consentire al settore delle patate un futuro sempre più sostenibile. Un esempio è sicuramente l’agricoltura di precisione, approccio innovativo che utilizza tecnologie avanzate per monitorare e ottimizzare le coltivazioni. In questo modello si agricoltura si utilizzano sensori, droni e software avanzati, così che gli agricoltori possano avere accesso a dati dettagliati sullo stato delle colture delle patate e intervenire solo quando necessario, riducendo l’uso di acqua, fertilizzanti e pesticidi. Questa tecnologia consente infatti di rilevare problemi come la carenza di nutrienti o l’insorgere di malattie in tempo reale, riducendo la necessità di trattamenti chimici non necessari e aumentando l’efficienza complessiva. Le pratiche di agricoltura di precisione sono un esempio di come l’innovazione tecnologica possa contribuire a un’agricoltura più sostenibile ed efficiente, in linea con i principi ESG.

Un altro modo per intervenire è quello di selezionare varietà di patate più resistenti. Le patate sono una coltura sensibile ai cambiamenti climatici, ma è possibile selezionare e scegliere di coltivare tipi di patate più resistenti e adatte a climi più estremi, riducendo la necessità di risorse aggiuntive come l’irrigazione. Questo non solo aumenta la produttività, ma contribuisce anche alla sicurezza alimentare in un mondo che affronta sfide ambientali sempre più complesse.

Agricoltori prima in sostenibilità

Il futuro del pataticolo: le prospettive ESG per il settore delle patate

Come abbiamo visto, il futuro del settore delle patate è sempre più orientato verso un modello agricolo sostenibile che integri i principi ESG attraverso l’adozione di pratiche agricole più responsabili e l’utilizzo di tecnologie innovative continueranno a guidare il settore verso la sostenibilità.

Le aziende agricole hanno grandi responsabilità sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale e sono chiamate a modificare il loro approccio di produzione non solo perché le normative ambientali stanno diventando più rigorose, ma anche perché i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità dei prodotti che acquistano. Anche per questo, le aziende che adotteranno politiche ESG solide e misurabili avranno con tutta probabilità un vantaggio competitivo sul mercato, perché miglioreranno la propria reputazione e soddisferanno più facilmente la crescente domanda di prodotti sostenibili.

Un’agricoltura più sostenibile non riguarda però solo l’ambiente, ma anche l’economia e la società nel suo complesso, motivo per cui gli investimenti delle aziende agricole, incluse quelle del settore pataticolo, non hanno solo lo scopo di ridurre l’impatto ecologico o di aumentare il profitto per le singole realtà, ma anche di portare vantaggi per la collettività, ad esempio attraverso il miglioramento le relazioni con le comunità locali e con i lavoratori, così che tutti i membri della filiera traggano benefici dal passaggio a un modello produttivo più responsabile e sostenibile.

ESG e il comparto delle patate

Il comparto o settore delle patate è un esempio concreto di come l’applicazione dei criteri ESG possa innovare e migliorare le pratiche agricole. In questo ambito, infatti, si possono adottare modelli produttivi più sostenibili puntando su un uso efficiente delle risorse e sulla valorizzazione dei sottoprodotti che spesso vengono scartati.

Dal punto di vista ambientale, le aziende pataticole possono implementare sistemi di irrigazione a risparmio idrico e scegliere varietà di patate più resistenti agli stress climatici. L’agricoltura di precisione, inoltre, consente di ottimizzare il consumo di acqua e fertilizzanti monitorando lo stato del terreno, con un beneficio diretto in termini di minore impatto sull’ambiente. Tecnologie avanzate per la conservazione dei tuberi aiutano infine a prolungarne la shelf life, riducendo le perdite lungo tutta la catena di produzione e distribuzione.

Sul piano sociale, è fondamentale investire in programmi di welfare aziendale e creare sinergie con le comunità locali. La trasparenza nei processi produttivi e la certificazione delle pratiche sostenibili rappresentano oggi leve strategiche per le aziende che vogliono distinguersi sul mercato. La tracciabilità completa della filiera, dalla semina al punto vendita, è un requisito sempre più apprezzato da consumatori attenti alla qualità e alla provenienza dei prodotti.

Un caso significativo di applicazione dei principi ESG nel comparto è quello del Consorzio Selenella. Nato nel 1990, il consorzio unisce produttori, cooperative e operatori della filiera con l’obiettivo di garantire la qualità e la sostenibilità delle patate italiane arricchite di selenio.

Il Consorzio Selenella promuove pratiche di agricoltura integrata, limitando l’impiego di fertilizzanti chimici, investendo in sistemi irrigui efficienti e incentivando tecniche agricole a basso impatto ambientale per preservare la biodiversità, migliorare la salute del suolo e minimizzare gli sprechi. Sul fronte sociale, invece, sostiene iniziative a favore delle comunità locali e adotta politiche per garantire condizioni di lavoro sicure ed eque. Infine, Selenella assicura la tracciabilità totale della filiera, certificando ogni fase del processo per offrire ai consumatori la massima trasparenza.

Icona patata cuoca

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