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ESG e Agrifood: la sostenibilità trasforma il settore agroalimentare
Nel panorama agroalimentare contemporaneo, l’attenzione verso i criteri ESG sta ridefinendo strategie aziendali e processi produttivi. Questo approccio mira a coniugare sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e trasparenza nella gestione aziendale, con impatti significativi su tutta la filiera dell’agrifood, incluso il settore pataticolo.
ESG nel settore Agrifood: di cosa si tratta
I criteri ESG (Environmental, Social, Governance) rappresentano un insieme di parametri utili a valutare valutare l’impatto ambientale, sociale e di governance delle aziende. Nel settore agrifood, l’adozione di queste pratiche è diventata fondamentale per riuscire a rispondere a sfide globali che includono il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la riduzione degli sprechi.
Sul piano ambientale, le aziende del settore agroalimentare sono chiamate a ridurre le emissioni di gas serra, ottimizzare il consumo idrico e adottare pratiche agricole rigenerative. Un esempio è l’impiego di tecnologie di come quelle adottate nell’agricoltura di precisione, che consentono di monitorare in tempo reale l’uso delle risorse e pianificare interventi mirati, riducendo così l’impronta ecologica. Ad esempio, l’irrigazione di precisione consente di ridurre lo spreco d’acqua, mentre l’utilizzo di droni e sensori permette di monitorare le condizioni del suolo o la salute delle piante e intervenire tempestivamente per migliorare la resa dei raccolti senza danneggiare l’ambiente. Per migliorare la sostenibilità aziendale, molte realtà stanno anche investendo in energie rinnovabili per alimentare le loro attività produttive, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.
Oltre all’impatto sull’ambiente, le aziende sono chiamate anche ad assumersi responsabilità sociali, promuovendo il benessere dei lavoratori ma anche sostenendo le comunità locali. A questo scopo, sempre più realtà offrono ai propri lavoratori programmi di welfare aziendali come l’assistenza sanitaria, la formazione continua e il supporto psicologico. Inoltre, sono sempre di più le aziende del settore agrifood che avviano collaborazioni con i produttori locali per garantire una filiera equa e sostenibile, valorizzando il territorio e creando opportunità per uno sviluppo economico etico e sostenibile.
La governance si concentra poi sulla trasparenza, sulla gestione dei rischi e sull’etica aziendale: la rendicontazione non finanziaria, che documenta in modo dettagliato le performance ESG, è diventata una pratica diffusa per le aziende che vogliono dimostrare il proprio impegno reale verso la sostenibilità. Questo approccio non solo migliora la reputazione aziendale verso investitori e consumatori, ma apre anche nuove opportunità di accesso a capitali sostenibili e a partnership strategiche.
Negli ultimi anni, molte aziende del settore agrifood, incluse quelle del settore pataticolo, hanno adottato standard ESG per accedere a finanziamenti sostenibili e migliorare la loro competitività sui mercati internazionali. Si tratta di una trasformazione che certamente risponde alle normative europee in materia di sostenibilità, ma che riflette anche una crescente domanda dei consumatori per prodotti etici e a basso impatto ambientale. I consumatori di oggi, infatti, sono sempre più attenti alla provenienza dei prodotti e alle pratiche aziendali e tendono a premiare le imprese che adottano un approccio responsabile e trasparente.

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Innovazione e sostenibilità: nuove strategie per il futuro
L’integrazione dei criteri ESG sta spingendo il settore agrifood verso un profondo cambiamento tecnologico e gestionale. L’innovazione gioca un ruolo chiave nell’implementazione di pratiche sostenibili, come l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, la digitalizzazione della filiera e l’adozione di modelli circolari di produzione.
Un esempio è rappresentato dalla tracciabilità digitale, che consente di seguire il percorso dei prodotti dal campo alla tavola, garantendo trasparenza e sicurezza alimentare. Attraverso sistemi avanzati di blockchain, le aziende possono infatti registrare ogni fase della produzione in modo immodificabile, offrendo ai consumatori la possibilità di verificare l’origine e la qualità dei prodotti. Questa tecnologia migliora la fiducia dei clienti e in più consente di individuare e risolvere rapidamente eventuali problemi nella catena di approvvigionamento, garantendo una maggiore sicurezza alimentare.
Come già accennato, l’uso di tecnologie nella gestione agricola permette di ottimizzare la produzione, ridurre gli sprechi e migliorare la qualità dei raccolti. I sistemi di analisi predittiva che sfruttano l’intelligenza artificiale, ad esempio, possono tenere conto di condizioni climatiche o eventi meteo, suggerendo di conseguenza pratiche di coltivazione più efficaci, così ridurre le perdite agricole. La diffusione dell’utilizzo di robot agricoli automatizzati potrebbe non solo aumentare ulteriormente le rese ridurre le rese, ma contemporaneamente ridurre la necessità di manodopera intensiva e migliorare l’efficienza dei processi produttivi.
Le politiche ESG stanno influenzando le scelte strategiche delle aziende, che puntano sempre più a investire in ricerca e sviluppo per trovare soluzioni innovative. Ad esempio, l’uso di bioplastiche per il packaging o l’introduzione di sistemi di agricoltura verticale sono strategie che riducono l’impatto ambientale e migliorano l’efficienza. L’agricoltura verticale, in particolare, consente di coltivare prodotti in ambienti controllati, riducendo il consumo di suolo e di acqua e garantendo raccolti continui indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne.
Questi cambiamenti non sono solo una risposta alle normative, ma rappresentano anche un’opportunità per creare valore a lungo termine, riducendo i rischi e aumentando la resilienza di fronte alle sfide climatiche e sociali. Le aziende che adottano o adotteranno un approccio proattivo all’innovazione sostenibile saranno sicuramente più preparare per affrontare le future incertezze e per soddisfare le aspettative di una società sempre più consapevole e responsabile.

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ESG e settore pataticolo
Il settore pataticolo rappresenta sicuramente un ottimo esempio di come l’adozione dei criteri ESG possa trasformare le pratiche produttive. In questo ambito, infatti, è possibile lavorare in modo più sostenibile ottimizzando le risorse e riducendo gli sprechi, anche valorizzando quelli che sono considerati sottoprodotti.
Ad esempio, per una maggiore sostenibilità ambientale, le aziende pataticole possono investire in tecniche di irrigazione a basso consumo e nell’impiego di varietà di patate più resistenti ai cambiamenti climatici. Inoltre, l’uso di sistemi di agricoltura di precisione permette di monitorare le condizioni del suolo ottimizzando l’uso non solo di acqua ma anche di fertilizzanti, diminuendo l’impatto ambientale. L’impiego di tecnologie avanzate di conservazione consente poi di prolungare la durata del prodotto e di ridurre lo spreco alimentare lungo l’intera filiera.
Sul fronte sociale, le aziende possono introdurre sistemi di welfare aziendale e attivare collaborazioni con le comunità locali. La trasparenza nei processi produttivi e la certificazione delle pratiche sostenibili sono diventati elementi distintivi per le aziende pataticole che vogliono rafforzare la loro posizione sul mercato. La tracciabilità dell’intera filiera, dalla semina alla distribuzione, è fondamentale per rispondere alle richieste dei consumatori sempre più attenti alla qualità e all’origine dei prodotti.
Un esempio concreto di applicazione dei principi ESG nel settore pataticolo è rappresentato dal Consorzio Selenella. Fondato nel 1990, il consorzio riunisce produttori, cooperative e operatori della filiera con l’obiettivo di garantire la qualità e la sostenibilità delle patate italiane arricchite di selenio.
Il Consorzio Selenella adotta poi pratiche di agricoltura integrata, limitando l’uso di fertilizzanti chimici, investendo in sistemi di irrigazione a basso consumo e favorendo tecniche agricole a basso impatto che possano preservare la biodiversità, migliorare la fertilità del suolo e ridurre gli sprechi. Anche sul piano sociale, il Consorzio lavora per sostenere le comunità locali e per garantire condizioni di lavoro sicure ed eque, anche attraverso sistemi di welfare aziendale. Infine, Selenella da sempre dà garanzia di tracciabilità lungo tutta la filiera produttiva, certificando ogni fase per offrire massima trasparenza ai consumatori.