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Azienda agricola digitale, cos’è e come funziona - Il Blog di Selenella

SOMKID THONGDEE/Shutterstock

Azienda agricola digitale, cos’è e come funziona

Un’azienda agricola digitale o digitalizzata ha a disposizione strumenti tecnologici innovativi per migliorare l’efficienza e produzione, aumentare le rese e la sostenibilità e anche per aprire un canale di comunicazione con il consumatore.

Innovazione e digitalizzazione in agricoltura

Quando si parla di azienda agricola digitalizzata si fa riferimento a realtà che lavorano nel settore agricolo che, per svolgere la propria attività, fanno affidamento su strumenti hardware e rete Internet come avviene nell’agricoltura 4.0.

La tecnologia è qualcosa che ormai fa parte della nostra vita quotidiana privata e lavorativa e che si applica anche a coltivazioni, allevamenti, sia per la gestione amministrativa e per la commercializzazione e pubblicità dei prodotti sia per tutte le lavorazioni connesse alle attività in campo.

Negli ultimi anni, digitalizzazione e innovazione agricola rappresentano punti chiave per dare una spinta al settore agricolo. Ormai infatti è noto l’impatto positivo degli strumenti tecnologici sulla produttività in agricoltura: nel corso degli ultimi cinquant’anni, l’aumento delle produzioni è collegato proprio all’investimento in ricerca, sviluppo e innovazione.

Ecco perché troviamo espliciti riferimenti alla digitalizzazione delle imprese nella PAC, la Politica Agricola Comune, oltre che nel Piano italiano per l’attuazione della PAC che ha tra gli obiettivi proprio quello di aumentare la digitalizzazione delle aziende agricole comune anche al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR).

Ma che cosa si intende per innovazione e digitalizzazione e a che punto siamo in Italia? Un’azienda agricola o non agricola, può ritenersi innovativa se nel corso dell’ultimo triennio di attività ha effettuato investimenti per migliorare la produzione a livello tecnico o di gestione, intervenendo ad esempio con innovazioni relativi all’irrigazione o all’automatizzazione dei processi.

Nel nostro Paese, negli ultimi dieci anni c’è stato un netto incremento della digitalizzazione agricola, soprattutto nelle aziende gestite da giovani o che possono contare su titolari e su un team altamente specializzato. Inoltre, le aziende di grandi dimensioni o che fanno parte di organizzazioni, reti e consorzi, tendono a una maggiore digitalizzazione.

Queste aziende sono propense a investire in innovazioni nella meccanizzazione, nell’impianto, nella semina e in generale nei processi che possono aumentare la produzione e migliorare, oltre alle rese, anche la qualità e la sostenibilità dei prodotti. Quali sono i principali strumenti adottati da queste aziende agricole digitalizzate? Soprattutto macchine intelligenti, software e macchinari connessi.

Leggi anche: La trasformazione digitale in agricoltura

Innovazione e digitalizzazione in agricoltura

Vantaggi e potenzialità dell’azienda agricola digitalizzata

La digitalizzazione in agricoltura può potenzialmente portate a svariati cambiamenti positivi. Per quanto che riguarda la produzione, un’azienda agricola digitale ha a sua disposizione strumenti in grado di migliorare il monitoraggio delle coltivazioni e di conseguenza aumentare l’efficienza, ridurre i danni causati da parassiti e malattie, potenziare l’analisi della qualità e diminuire il consumo di mezzi e risorse naturali ma anche economiche.

Aumentando l’efficienza, l’azienda agricola digitalizzata potrà avere maggiori rese e abbattere alcuni costi di produzione ma anche ridurre operazioni più faticose e rischiose per i titolari o per i dipendenti.

Infine, avere a disposizione una connessione a internet e un computer o uno smartphone può significare migliorare l’accesso alle informazioni per l’azienda agricola digitale e aprire un canale di comunicazione con i propri clienti o potenziali acquirenti.

Non dimentichiamo poi che molte aziende agricole operano in zone rurali e non hanno una “vetrina”: l’azienda agricola digitalizzata può di fatto aprire la sua vetrina virtuale attraverso un sito, un blog o grazie all’uso dei Social Network.

Questo non è importante solo per l’azienda agricola che vende i propri prodotti online ma anche per tutte quelle aziende che non hanno canali di vendita diretta online. Poter comunicare su Internet con i propri clienti aiuta a farsi conoscere e soprattutto a far conoscere i propri valori, il proprio modo di lavorare, le persone che sono dietro al prodotto, oltre al prodotto stesso.

Gli strumenti dell’azienda agricola digitalizzata

Abbiamo visto i vantaggi della digitalizzazione in agricoltura e le potenzialità dell’innovazione tecnologica in questo settore, ma quali sono gli strumenti che consentono di raggiungere questi vantaggi?

Partendo sempre dal lavoro in campo, quindi dalla produzione, esistono diversi strumenti su cui può contare l’azienda digitale, a cominciare da macchine in grado di raccogliere dati, elaborarli, comunicarli tra loro e fornire una risposta coerente. Queste macchine intelligenti permettono ad esempio di pianificare interventi come le irrigazioni e le concimazioni a rateo variabile, fornendo acqua e fertilizzanti solo dove e quando serve, senza sprecare risorse naturali e denaro.

Nella coltivazione in serra, in tunnel e in altre colture protette, la digitalizzazione si è diffusa in anticipo e in misura maggiore rispetto al lavoro in pieno campo. In questo tipo di coltivazione il controllo dei processi produttivi attraverso strumenti tecnologici è più intenso e riguarda prevalentemente le condizioni ambientali attraverso impianti che regolano la temperatura ma anche la luce e la composizione dell’aria. Sempre nelle colture protette, sono diffusi anche sistemi per pianificare irrigazioni, interventi di concimazione e la difesa da parassiti.

Se si lavora in pieno campo, nell’azienda agricola digitalizzata si possono impiegare, insieme ai sensori, anche i droni. I sensori servono soprattutto a monitorare le caratteristiche del suolo come il contenuto di acqua e possono essere collegati agli impianti di irrigazione, così che il sistema venga automatizzato e dia solo l’acqua realmente necessaria e solo quando e dove serve. Questo si traduce in meno costi per l’azienda ma anche in meno costi per l’ambiente, poiché si risparmiano risorse fondamentali come l’acqua, oltre all’energia. Oltre ai sensori, le condizioni e le esigenze del suolo e delle piante possono essere monitorate e gestite anche grazie a immagini e mappe rilevate dall’alto, ad esempio con i già citati droni.

L’azienda digitale possiede però anche altri strumenti che consentono interventi diversi. L’innovazione tecnologica non consente solo di monitorare, gestire, automatizzare gli interventi di irrigazione e concimazione: l’intelligenza artificiale oggi sa ad esempio riconoscere patologie vegetali o dare informazioni relative alla qualità dei raccolti analizzandone le immagini; è ciò che consente di fare agricoltura di precisione. Potenzialmente, in un’azienda digitalesi può ricorrere anche a sistemi che permettono la guida autonoma dei mezzi o di rendere automatici alcuni processi di lavorazione come il diserbo. Un’altra interessante applicazione della tecnologia nell’azienda agricola digitalizzata riguarda la possibilità di prevedere le condizioni meteo, situazioni particolarmente sfavorevoli, analizzare la qualità dell’aria e intervenire per ridurre i danni prodotti da inquinamento, siccità estrema, incendi, alluvioni.

Non dimentichiamo poi che grazie all’accesso alla tecnologia l’azienda agricola digitale può farsi conoscere online attraverso il proprio sito o i vari Social network, comunicare con i propri clienti o potenziali tali, studiare il mercato e adattare la propria offerta alle esigenze dei consumatori o alle tendenze. Le aziende agricole che offrono anche esperienze, come degustazioni, escursioni, soggiorni, possono facilitare notevolmente lo sviluppo del turismo e la valorizzazione del territorio.

Strumenti dell'azienda agricola digitalizzata

L’azienda digitalizzata nel settore pataticolo

La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica apportano vantaggi all’azienda agricola a prescindere da ciò che si coltiva e risultano dunque importanti anche nel settore pataticolo.

Nella coltivazione delle patate o pataticoltura, ad esempio, avere controllo sull’irrigazione è fondamentale per evitare stress idrico o ristagni che possono influenzare negativamente lo sviluppo dei tuberi sotterranei.

Le irrigazioni, come abbiamo visto, possono essere gestite monitorando il suolo attraverso sensori e sonde che misurano la quantità di acqua nel terreno; grazie ai dati raccolti ed elaborati, è possibile pianificare in modo efficiente quando dare acqua e quanta darne.

Grazie alla digitalizzazione è anche possibile migliorare la conservazione delle patate, così come delle cipolle misurando parametri come temperatura e umidità nell’ambiente in cui vengono immagazzinate. Nel momento in cui tali parametri non soddisfano i requisiti ed escono dal range ottimale impostato, si genera un avviso in tempo reale così da intervenire da remoto per ripristinare i valori corretti. In questo modo si evita che il personale debba essere costantemente presente sul posto monitorando e modificando i parametri di persona, senza però rischiare danni agli ortaggi o un calo di qualità.

Articolo redatto con la supervisione di Selenella – Consorzio Patata Italiana di Qualità.

Icona patata cuoca

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