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Patata elettronica: cos’è, a cosa serve e come funziona - Il Blog di Selenella

Patata elettronica: cos’è, a cosa serve e come funziona

La patata elettronica è un dispositivo che imita una vera patata e che serve a monitorare cosa accade ai tuberi durante la coltivazione e soprattutto in fase di raccolta e nelle successive lavorazioni, allo scopo di prevenirne il possibile danneggiamento.

Cos’è la patata elettronica

La patata elettronica è uno dei tanti strumenti di cui si avvalgono l’Agricoltura 4.0 e l’agricoltura di precisione. Si tratta di un oggetto in materiale plastico e resistente che riproduce nella forma, nella dimensione e nel peso una patata classica.

La patata elettronica è in grado di misurare l’accelerazione e registrare gli impatti subiti dalle patate quando vengono raccolte, movimentate e sottoposte a lavorazioni come il lavaggio o il confezionamento.

Ogni volta che la patata elettronica viene mossa o urtata registra l’impatto e invia i dati in tempo reale a un computer, a un tablet o a uno smartphone a cui può collegarsi attraverso la tecnologia Bluetooth o via cavo, tramite porta USB.

A quel punto i dati possono essere elaborati e analizzati da un software o da un’applicazione su smartphone e tablet che, sulla base delle registrazioni, può sviluppare grafici o tabelle facilmente consultabili.

La patata elettronica è poi dotata di una batteria interna simile a quelle che alimentano i nostri smartphone e si può dunque ricaricare esattamente come un cellulare.

Il dispositivo, come vedremo, serve a migliorare la qualità delle patate, dunque grazie a questo piccolo strumento e a semplici tecnologie presenti in un’azienda agricola digitalizzata è possibile ridurre le perdite e i costi per l’azienda.

Patata elettronica Tuberlog

TuberLog

A cosa serve la patata elettronica

Grazie all’utilizzo della patata elettronica è possibile individuare gli impatti subiti dalle patate e, di conseguenza, prevenirli. Quando le patate vengono raccolte, lavate e trasportate subiscono subiscono urti che le danneggiano, causando ammaccature, lividi e macchie scure che ovviamente ne riducono la qualità. Le patate danneggiate non possono essere commercializzate e dunque rappresentano una perdita per l’azienda agricola.

La patata elettronica viene quindi adoperata per monitorare gli urti verso i tuberi ed è uno strumento che aiuta a prevenire tali urti e i danni che ne conseguono, riducendo la perdita del raccolto. L’operatore può infatti verificare in tempo reale cosa sta succedendo alle patate attraverso video, audio e dati numerici che vengono registrati dal dispositivo.

La patata elettronica infatti dà notizia dell’impatto non appena questo avviene e comunica la gravità dell’urto classificandolo come poco rilevante o grave in base a dei valori di riferimento.

Con i dati a disposizione, gli operatori possono decidere come intervenire per ridurre gli urti e le contusioni alle patate. Ad esempio, se viene constatato che in una determinata macchina le patate subiscono danni importanti, si può impostare la macchina per ridurre la velocità di raccolta, diminuire le probabilità di urti e, di conseguenza, limitare i danni.

Inoltre, grazie alla patata elettronica è possibile intervenire tempestivamente anche nel caso si rilevi che le contusioni dipendono da impostazioni sbagliate ai macchinari o da una cattiva manutenzione degli stessi; se l’urto viene registrato in un punto preciso della macchina è infatti probabile che in quel punto vi siano pezzi danneggiati da riparare o sostituire.

La patata elettronica è quindi un utile strumento per le aziende agricole che lavorano in questo settore, come Selenella, perché consente di porre rimedio in modo rapido alle problematiche che possono rovinare il raccolto, prevenire perdite economiche e offrire patate di qualità.

Patata elettronica e Agricoltura 4.0

La patata elettronica, come abbiamo visto, è uno degli strumenti utilizzati nell’Agricoltura 4.0 e nell’agricoltura di precisione.

L’Agricoltura 4.0 e la precision farming consistono sostanzialmente nell’introdurre tecnologie a supporto dell’attività agricola allo scopo di migliorare l’efficienza e la sostenibilità dell’azienda.

Oltre alla patata elettronica, utilizzata chiaramente nel settore pataticolo, l’Agricoltura 4.0 si avvale molti altri strumenti tra cui:

  • agrometeorologia
  • sensori in campo
  • droni
  • IoT (Internet of things)
  • Intelligenza artificiale
  • Big Data
  • Farm management information system
  • Cloud

L’utilizzo di una o più tecnologie permette di monitorare ciò che accade in campo e agire di conseguenza. Grazie a questi strumenti è infatti possibile registrare ad esempio i bisogni di acqua e nutrimenti del suolo e delle piante e programmare irrigazioni e concimazioni solo dove e quando servono.

Inoltre, si possono valutare le condizioni di crescita e salute delle piante, la presenza di eventuali malattie fungine o insetti parassiti ed erbe infestanti e agire con diserbanti e fitofarmaci in modo mirato.

Nel settore pataticolo, o anche nella coltivazione di cipolle e carote, si può monitorare o prevedere lo sviluppo di tuberi, bulbi e radici così da programmare in modo più efficiente la raccolta.

Tutte le operazioni in campo possono poi essere effettuate tenendo conto dei dati meteorologici, evitando e questo rende il lavoro in piena terra ancora più efficiente.

Applicare gli strumenti previsti dalla normativa e dalle linee guida relative all’Agricoltura 4.0 aumenta l’efficienza dell’azienda agricola e permette di ridurne i costi nel lungo periodo ma soprattutto consente di coltivare in modo più sostenibile.

LEGGI ANCHE: Agricoltura 4.0 in Italia: a che punto siamo

Tuberlog

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La tecnologia per un’agricoltura più sostenibile

Quello della sostenibilità è un aspetto assai importante perché l’agricoltura ha chiaramente un rilevante impatto ambientale. Sebbene la coltivazione delle patate e degli ortaggi in genere risulti meno impattante rispetto all’allevamento, occorre tenere conto del fatto che il settore agricolo è responsabile di un quarto delle emissioni totali di gas serra.

Inoltre, in agricoltura viene impiegato il 70% dei prelievi di acqua dolce e al settore agricolo è collegato il 78% dell’inquinamento dei corsi d’acqua provocato con sostanze nutritive utilizzate in campo.

Alla luce di questi dati è chiaro quanto sia fondamentale rendere più efficiente il consumo di acqua, fertilizzanti, diserbanti e fitofarmaci per non sprecare e inquinare le risorse e i bacini idrici.

C’è poi anche l’aspetto legato al consumo di suolo che provoca perdita di biodiversità vegetale e animale. Per fare spazio alle coltivazioni vengono sacrificati ambienti naturali e si perdono alberi, piante e tutti gli animali che sfruttavano quell’habitat.

Se da una parte è vitale preservare la biodiversità, lo è anche garantire cibo alla popolazione mondiale in costante crescita e questa è una grande sfida del nostro tempo. Una soluzione è proprio quella i ricorrere alla tecnologia poiché rendendo più efficiente la produzione si può ambire a ottenere rese maggiori dai suoli già occupati dall’agricoltura, senza sottrarre ulteriore spazio ad ambienti naturali.

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Fonte: Martin Lishman – TuberLog

Icona patata cuoca

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