
La storia delle patate: dalle Ande alle nostre tavole
Le patate sono tuberi originari delle Ande, dunque hanno compiuto un lungo viaggio per diventare un alimento fondamentale nella nostra cucina e in quelle di tutto il mondo. Scopriamolo insieme.
Dalle Ande all’Europa: il viaggio delle patate
Le patate sono originarie dell’America Latina, in particolare dell’area montuosa delle Ande, dove le popolazioni indigene hanno iniziato a coltivarle circa settemila anni fa. Le varietà originarie delle patate erano diverse da quelle che conosciamo oggi, poiché avevano dimensioni ridotte e forma irregolare, ma il loro valore nutritivo era già riconosciuto: le patate rappresentavano infatti una risorsa fondamentale per sopravvivere in un ambiente ostile, caratterizzato da altitudini estreme, suoli poveri e forti escursioni termiche.
Le patate permettevano poi di avere a disposizione scorte alimentari per lunghi periodi, perché si conservano nel tempo con gli adeguati accorgimenti, ad esempio evitando di esporre i tuberi a luce, calore e umidità. Inoltre, le patate possono essere disidratate e già gli Inca avevano capito come farlo, esponendo i tuberi alle temperature gelide notturne e al sole di giorno. Grazie a questa tecnica di liofilizzazione rudimentale, le popolazioni potevano ottenere tuberi molto leggeri, facilmente trasportabili e conservabili per mesi o addirittura anni, così da poter essere sfruttate dalle truppe degli eserciti o per avere accesso al cibo anche in tempi di carestia o per chi viveva in villaggi.
Nel tempo, le patate hanno iniziato a essere apprezzate anche per scopi non alimentari. Ad esempio, le civiltà precolombiane le usavano nella medicina tradizionale e nei rituali religiosi, e questo dimostra il ruolo centrale di questi tuberi nella vita quotidiana.
Il passaggio delle patate in Europa avvenne nel XVI secolo, successivamente all’arrivo degli spagnoli in Sud America; furono infatti i conquistadores a portare semi e tuberi in Europa. Inizialmente però, le patate non vennero accolte con entusiasmo. Al contrario, le patate erano viste con sospetto, in quanto alimento nuovo che, per di più, cresceva sottoterra e apparteneva alla stessa famiglia di piante tossiche. Per questo, inizialmente erano percepite con diffidenza, associate a malattie e considerate velenose e ci volle del tempo per conquistare il palato e le tavole degli europei.
La rivoluzione agricola e il successo delle patate
Quando le patate arrivarono in Europa, inizialmente fu relegata agli orti botanici e agli esperimenti dei monaci e ci volle del tempo perché conquistasse il successo di cui gode ancora oggi. Sotto la spinta della necessità alimentare, le patate iniziarono però a farsi spazio nelle coltivazioni grazie alla loro straordinaria adattabilità a diversi tipi di clima e caratteristiche del terreno, alla resa elevata e al valore nutrizionale dei tuberi.
Le patate iniziarono quindi a conquistare letteralmente terreno e, a partire dal XVIII secolo, assunsero un ruolo fondamentale nella trasformazione dell’agricoltura europea per fronteggiare le frequenti carestie che affliggevano il continente. Le patate erano infatti una fonte di cibo più affidabile rispetto ai raccolti di grano, molto più vulnerabili al fallimento e dunque alcuni agronomi iniziarono a promuovere il consumo di questi tuberi, così da superare l’inziale diffidenza e i pregiudizi.
Da lì a breve le patate divennero un alimento base della dieta in molte zone dell’Europa e si ritiene che l’adozione della patata in alimentazione abbia contribuito a mitigare l’impatto delle carestie, a migliorare la sicurezza alimentare e a far registrare un incremento demografico in diversi paesi europei.
Dalla diffidenza all’adozione globale
Grazie alle caratteristiche delle patate e ai suoi numerosi vantaggi e benefici, questi tuberi conquistarono inizialmente i coltivatori e, successivamente, i consumatori. La diffusione fu lenta perché, nonostante tutto, le patate continuavano a essere percepite come alimento dei poveri o cibo d’emergenza ma, con il tempo, la sua versatilità e il suo sapore la fecero apprezzare sempre di più, facendola diventare una coltura sempre più importante al di fuori delle sue zone di origine.
Oggi, la patata rappresenta una delle colture più importanti non solo in Europa ma praticamente in tutto il mondo, e le varietà conosciute e coltivate sono migliaia. Dalle Ande alle nostre tavole, la patata ha percorso un lungo cammino, trasformandosi da umile tubero a regina della cucina globale.