Patate Selenella Facebook
Microbiota intestinale: cos’è e perché è importante - Il Blog di Selenella

New Africa/Shutterstock

Microbiota intestinale: cos’è e perché è importante

Il microbiota intestinale è fondamentale per la digestione degli alimenti ma anche per la salute di tutto l’organismo: vediamo quali sono le sue funzioni e come mantenerlo in equilibrio.

Cos’è il microbiota intestinale

Il microbiota intestinale è un insieme eterogeneo di microorganismi che vivono all’interno del tratto gastrointestinale, in particolare a livello dell’intestino. Il microbiota comprende quindi batteri, virus, funghi e altri microrganismi che popolano il nostro sistema digerente.

La composizione del microbiota è molto variabile e può variare non solo tra diversi individui ma anche nella stessa persona in determinate situazioni. Esistono infatti numerosi fattori che possono influenzare la popolazione che colonizza il nostro apparato gastrointestinale.

Ad esempio, influenzano il microbiota il parto, l’allattamento, il sesso, l’età, la genetica e lo stato di salute ma anche fattori modificabili come la dieta, lo stile di vita, l’attività fisica o l’assunzione di antibiotici e altri farmaci.

La composizione del microbiota è molto importante perché se diversificata ed equilibrata è associata a una migliore salute intestinale e generale; al contrario, un microbiota squilibrato porta a malessere e disturbi di vario tipo.

Un microbiota non in equilibrio può infatti portare a soffrire di disturbi gastrointestinali come gonfiore, flatulenza, diarrea o stipsi, dolore addominale e crampi. Inoltre, una composizione del microbiota non ottimale è associata a maggiori vulnerabilità alle infezioni, infiammazioni intestinali, sindrome dell’intestino irritabile o disturbi dell’umore.

Il microbiota svolge dunque compiti molto importanti e contribuisce a mantenere non solo la salute intestinale ma anche quella di tutto l’organismo in generale.

Dieta microbiota

Daniela Maksimovic/Shutterstock

Funzioni del microbiota

Il microbiota intestinale è innanzitutto coinvolto nella digestione e nell’assorbimento dei nutrienti. I microrganismi che popolano il colon digeriscono infatti ciò che non è digerito dai nostri enzimi, liberando nutrienti dalla fibra alimentare e rendendoli disponibili per l’assorbimento. Inoltre, il microbiota è in grado di produrre alcune vitamine come la vitamina K e alcune vitamine del gruppo B contribuendo a coprire il fabbisogno di tali nutrienti essenziali.

Il metabolismo del microbiota produce poi una vasta gamma di composti bioattivi, tra cui acidi grassi a catena corta che possono influenzare la salute del cervello, il metabolismo energetico e il sistema immunitario.

Un microbiota equilibrato previene la proliferazione di microrganismi patogeni e modula la risposta immunitaria prevenendo le infezioni; inoltre, i microrganismi del tratto gastrointestinale possono migliorare il metabolismo energetico e il controllo del peso corporeo e influenzare in modo positivo l’umore, il comportamento e le funzioni cognitive.

Mantenere un microbiota sano ed equilibrato è quindi molto importante non solo per la salute dell’intestino e per i processi digestivi ma anche per il benessere di tutto l’organismo.

Microbiota sano

PeopleImages.com – Yuri A/Shutterstock

Come avere un microbiota sano

Sebbene esistano fattori non modificabili che influenzano la composizione del microbiota, possiamo comunque agire su diversi aspetti per migliorare la salute del nostro microbiota. La prima strategia per avere un microbiota sano è quello di seguire un’alimentazione equilibrata ricca di fibre, verdura, frutta, cereali integrali e alimenti fermentati.

Le fibre alimentari sono particolarmente importanti perché rappresentano il substrato per i batteri benefici nel tratto intestinale. Una dieta equilibrata dovrebbe includere tutti i gruppi alimentari, senza escludere alimenti come i cereali e i tuberi come le patate, cibi che contribuiscono a incrementare l’apporto di fibre e di micronutrienti.

Per un microbiota sano attenzione anche allo stile di vita in generale: oltre all’alimentazione, è importante anche avere una vita attiva, riposare in modo adeguato e cercare di ridurre le fonti di stress. La vita sedentaria e lo stress cronico in particolare, possono influenzare negativamente la composizione del microbiota mentre l’attività fisica regolare e pratiche di meditazione possono contribuire a promuovere la salute intestinale.

La salute del microbiota può essere minato anche da terapie farmacologiche e abuso di antibiotici; bisognerebbe evitare di assumere farmaci quando non strettamente necessario, perché questi possono disturbare l’equilibrio del microbiota eliminando sia i batteri patogeni che quelli benefici, portando a disbiosi intestinale.

Se si assumono farmaci si può valutare l’integrazione di probiotici e prebiotici così da contrastare l’azione delle terapie e favorire la crescita dei batteri benefici nel tratto intestinale. I probiotici sono ceppi di batteri benefici che possono aiutare a ristabilire l’equilibrio del microbiota dopo disturbi come l’uso di antibiotici mentre i prebiotici sono rappresentati da fibre alimentari non digeribili che fungono da nutrimento per i batteri benefici nel tratto intestinale, favorendo la loro crescita e la loro attività. L’assunzione di fibre prebiotiche sotto forma di integratori o di fermenti può avere delle controindicazioni, dunque è bene consultare il medico prima di farvi ricorso ed evitare il fai da te.

ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel presente articolo hanno esclusivamente scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Icona patata cuoca

Ricevi le novità dal blog di Selenella!

Ricevi ogni mese la nostra Newsletter:
scopri nuove ricette, curiosità e consigli per il tuo benessere.

La richiesta di iscrizione è avvenuta con successo! Collegati alla tua email per confermare.