
Rimedi della nonna con le carote: verità e falsi miti
Le carote sono protagoniste di svariati rimedi casalinghi e tradizionali tramandati di generazione in generazione, ma quali di questi hanno un fondamento e quali sono semplici miti?
Rimedi della nonna con le carote: quali funzionano
Uno dei rimedi più noti riguarda l’uso delle carote per migliorare la salute della pelle. Le carote sono infatti ricche di beta-carotene, un pigmento arancione dalle proprietà antiossidanti che il corpo può convertire in vitamina A, essenziale per la salute della pelle. Il consumo regolare di carote potrebbe quindi contribuire a mantenere la pelle sana e a proteggerla dai danni causati dai radicali liberi. Inoltre, l’olio di carota ha proprietà emollienti e rigeneranti che aiutano a lenire la pelle irritata e a migliorarne l’elasticità.
La vitamina A che si ricava dal betacarotene contenuto nelle carote è anche importante per la visione notturna, motivo per cui le carote sono associate a benefici per la vista.
Un altro rimedio tradizionale è l’uso del succo di carota per favorire la digestione. Le carote contengono fibre solubili come la pectina, che possono aiutare a regolare il transito intestinale e a prevenire disturbi digestivi. Il succo di carota è stato anche utilizzato per alleviare sintomi di gastrite e reflusso gastroesofageo, grazie alle sue proprietà lenitive sulla mucosa gastrica.
Infine, le carote sono protagoniste di un rimedio naturale fai da te per la tosse. Si tratta di una sorta di sciroppo fatto in casa con carote, miele e limone, utilizzato per alleviare la tosse e il mal di gola. Questo rimedio sfrutta soprattutto le proprietà emollienti del miele e quella della vitamina C contenuta nelle carote per offrire un sollievo temporaneo dai sintomi.

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Quali non funzionano
Un mito ancora abbastanza diffuso è che il consumo di carote possa favorire l’abbronzatura stimolando la produzione di melanina. In realtà, il beta-carotene presente nelle carote non ha alcun legame con la melanina, il pigmento responsabile dell’abbronzatura. Sebbene un’elevata assunzione di beta-carotene possa conferire alla pelle una tonalità giallastra o arancione, questo effetto non è dovuto a un aumento della melanina, ma all’accumulo del pigmento nei tessuti. Pertanto, mangiare carote non migliora la capacità della pelle di abbronzarsi né offre una protezione significativa contro i danni causati dai raggi UV.
Un altro rimedio popolare sostiene che masticare carote crude possa sbiancare i denti. L’idea è che la consistenza croccante delle carote agisca come un abrasivo naturale, rimuovendo le macchie superficiali dai denti. Tuttavia, non esistono evidenze scientifiche che supportino l’efficacia delle carote nello sbiancamento dentale. Masticare carote potrebbe contribuire alla pulizia meccanica dei denti e stimolare la produzione di saliva, che aiuta a mantenere la bocca pulita, ma sicuramente non può sostituire pratiche di igiene orale consolidate o trattamenti sbiancanti professionali.
Origine dei rimedi della nonna con le carote
L’uso delle carote in rimedi casalinghi ha radici antiche, come molti rimedi che sfruttano erbe, spezie e ortaggi per le loro proprietà medicamentose. Originarie dell’area mediterranea, le carote erano apprezzate già dagli antichi Greci e Romani, che le utilizzavano principalmente per scopi medicinali piuttosto che culinari. La loro ricchezza in nutrienti essenziali le rendeva un alimento prezioso in epoche in cui le risorse erano limitate e la medicina moderna non si era ancora sviluppata.
Alcuni rimedi tradizionali associati alle carote trovano origine ad esempio nella “Signatura Rerum” di Paracelso, una teoria rinascimentale secondo cui la forma di una pianta indica l’organo umano che può curare. Nel caso delle carote, poiché la sezione trasversale ricorda l’occhio umano le carote sono state associate a benefici per la vista.
Nel corso dei secoli, le proprietà benefiche delle carote sono state tramandate attraverso le generazioni, consolidandosi nella cultura popolare come rimedi della nonna. Questi rimedi derivano da osservazioni empiriche, anche se non sempre i benefici sono stati poi confermati grazie alle conoscenze moderne.
ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel presente articolo hanno esclusivamente scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.