
Oleg_P/Shutterstock
Betacarotene e abbronzatura: funziona davvero?
Con l’estate alle porte si cercano rimedi per migliorare l’abbronzatura e uno è senza dubbio il betacarotene. Ma è vero che il betacarotene aiuta ad abbronzarsi? Scopriamolo insieme.
Cos’è il betacarotene e dove si trova
Il betacarotene è un pigmento naturale di natura lipofila che appartiene alla famiglia dei carotenoidi e che è responsabile del colore arancione-rosso di molti ortaggi e frutti.
Il betacarotene è un precursore della vitamina A (retinolo), quindi è una provitamina: il nostro organismo può spezzare la molecola di betacarotene e ottenere due molecole di vitamina A, anche se questo processo non è molto efficiente. La vitamina A, a sua volta, è fondamentale per numerose funzioni biologiche tra cui la salute della pelle, della vista notturna, del sistema immunitario e della protezione delle mucose. Il betacarotene è anche un potente antiossidante, cioè una sostanza capace ci combattere i radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare le cellule e accelerare l’invecchiamento cutaneo.
Ma dove si trova il betacarotene? Gli alimenti più ricchi di betacarotene sono carote, zucca, patate dolci, melone, albicocche e peperoni, quindi in generale la frutta e la verdura di colore giallo arancio. Il betacarotene si trova però anche in molte verdure verde scuro come spinaci, biete, cime di rapa. Poiché è una sostanza liposolubile, il suo assorbimento migliora se viene consumato insieme a una fonte di grassi, ad esempio un filo d’olio extravergine d’oliva.

Couleur/Shutterstock
Betacarotene e abbronzatura
Il betacarotene aiuta davvero ad abbronzarsi? Il betacarotene ha un impatto positivo sull’abbronzatura, ma tale impatto non è diretto perché il betacarotene non stimola la produzione di melanina e non agisce sui melanociti (le cellule che la producono). Quindi non accelera l’abbronzatura nel senso stretto del termine ma può comunque essere un prezioso alleato per la salute della pelle durante l’esposizione al sole.
Data la sua azione antiossidante, infatti, il betacarotene aiuta a proteggere la pelle dai danni causati dai raggi UV e dallo stress ossidativo e a prevenire scottature, eritemi solari, macchie scure e invecchiamento cutaneo precoce. In altre parole, prepara la pelle al sole, rendendola più resistente e meno soggetta a danni.
Inoltre, grazie alla sua natura di pigmento lipofilo, tende ad accumularsi nei tessuti ricchi di lipidi, incluse le membrane cellulari della pelle. Questo accumulo può conferire alla pelle un colorito più dorato o leggermente aranciato, soprattutto se l’assunzione di betacarotene è regolare e prolungata. Non è un’abbronzatura vera e propria, ma può rendere l’abbronzatura più intensa e uniforme.
L’effetto del betacarotene è però soggettivo e dipende dalla quantità assunta, dalla durata dell’assunzione e dal tipo di pelle. In alcuni casi, un’eccessiva assunzione può portare a carotenodermia, una colorazione giallastra o aranciata della pelle del tutto innocua, ma reversibile sospendendo l’assunzione.
Leggi anche: I 5 pilastri dell’alimentazione antiossidante
Come assumere betacarotene per l’abbronzatura
Per beneficiare del betacarotene per l’abbronzatura, è bene iniziare ad assumerlo circa uno o due mesi prima dell’esposizione solare attraverso alimenti che lo contengno o integratori. Una dieta ricca di betacarotene è una strategia naturale ed efficace che consente anche di seguire un’alimentazione colorata e stagionale. Per preparare la pelle al sole è quindi un’ottima idea includere ogni giorno nella dieta alimenti come le carote crude o cotte (la cottura leggera con olio ne migliora l’assimilazione), peperoni rossi, spinaci, bietole, cavolo nero,a lbicocche, melone, mango, zucca e patate dolci.
Per migliorare l’assorbimento di betacarotene, come abbiamo visto è bene associare una fonte di grassi, quindi frutta e verdura appena citate andrebbero consumate con olio etravergine di oliva oppure con frutta secca a guscio o avocado, tutte fonti di grassi sani che, oltre a favorire l’assimilazione di betacarotene, ne potenziano l’azione antiossidante.
Chi ha una pelle molto chiara, reattiva o soggetta a eritemi, o per chi desidera un supporto extra, esistono anche integratori a base di betacarotene. L’integrazione andrebbe iniziata almeno un mese di anticipo rispetto alle vacanze, e proseguita durante l’esposizione solare, accompagnandola con una protezione solare adeguata. Gli integratori per l’abbronzatura possono contenere betacarotene isolato o un mix di sostanze sinergiche. Ad esempio, il betacarotene negli integratori alimentari può essere associato a oli vegetali come l’olio di semi di borragine o l’olio di semi d’uva (olio di vinaccioli) che migliorano l’assorbimento del betacarotene e che hanno azione antiossidane. Gli integratori possono poi contenere anche altri fitocaroteni e vitamina E, altro potente antiossidante utile per l’abbronzatura. Assumere betacarotene attraverso l’alimentazione risulta chiaramente più sicuro ma nel caso si volesse ricorrere all’integrazione si può avere un supporto in più, anche se è sempre consigliato chiedere consiglio al medico prima di assumere integratori.
ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel presente articolo hanno esclusivamente scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.