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Patate: sono verdure o no? - Il Blog di Selenella

Julia Mikhaylova/Shutterstock

Patate: sono verdure o no?

Le patate sono tuberi, dunque ortaggi, e molte persone le consumano come contorno equiparandole alle verdure. In realtà però, in campo nutrizionale le patate non sono considerate verdure e non si consumano come un contorno. Vediamo perché.

Cosa sono le patate

Le patate sono indubbiamente un alimento vegetale, un ortaggio, ma non vengono considerate verdure perché, sebbene abbiano caratteristiche comuni alla verdura, presentano differenze importanti dal punto di vista nutrizionale rispetto agli alimenti inclusi nel gruppo alimentare di frutta e verdura.

I gruppi alimentari classificano infatti i cibi in base ai loro costituenti più rappresentativi, così da aiutare a comporre pasti bilanciati e in grado di fornire tutti i macro e micronutrienti di cui il corpo ha bisogno.

Le patate contengono amido, un carboidrato da cui il nostro corpo ricava glucosio per ottenere l’energia di cui ha bisogno per le attività quotidiane e per il funzionamento delle cellule. Le verdure, invece, non sono una fonte di amido ma di altri nutrienti e sostanze tra cui fibra, acqua, vitamine, minerali e composti bioattivi con azione antiossidante.

Poiché le patate sono tuberi che si differenziano dalle verdure per via del loro contenuto in amido, vengono incluse nel gruppo alimentare dei cereali e derivati, lo stesso di pasta fresca e secca, farine, pane, sostituti del pane, cereali in chicco come riso, orzo, farro, cereali per la prima colazione.

Trattandosi però di un alimento con caratteristiche diverse dai cereali, la porzione e la frequenza di consumo delle patate non è la stessa dei cereali. I valori nutrizionali delle patate sono infatti differenti rispetto quelli dei cereali e le patate non si consumano tutti i giorni a ogni pasto come avviene invece per cereali, frutta e verdura.

Patate in padella

Anna_Pustynnikova/Shutterstock

Valori nutrizionali delle patate

Rispetto a cereali come grano, riso, orzo e derivati, le patate forniscono circa 75-80 calorie ogni cento grammi, quindi quattro volte meno rispetto agli alimenti dello stesso gruppo cui appartengono ma decisamente di più rispetto alle calorie fornite dalla maggior parte degli ortaggi.

Questo incide sulla porzione di patate che è pari a 200 grammi, contro gli 80 grammi di pasta e riso e i 50 del pane.

Le patate contengono inoltre vitamine del gruppo B, carotenoidi e sali minerali come potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro e, nel caso delle patate Selenella, anche selenio; questi nutrienti sono presenti invece in piccolissime quantità nei cereali raffinati.

Rispetto ai cereali, le patate sono naturalmente prive di glutine, un complesso proteico presente nel grano responsabile della celiachia, una malattia che causa infiammazione cronica intestinale.

Le varietà di patate

Quando mangiare le patate

Le patate possono essere cucinate in molti modi diversi: si possono preparare lesse, bollite o al microonde oppure in padella o al forno da sole o con verdure miste, fritte o sotto forma di purea o gnocchi di patate.

Questi tuberi sono perfetti anche per preparare minestre, vellutate e zuppe, si abbinano molto bene con una grande varietà di sapori e possono essere usati anche nelle ricette dolci come torte e biscotti.

Le patate sono dunque molto versatili in cucina, ma quando e in che quantità andrebbero consumate? Come abbiamo visto, le patate non sono considerate verdure quindi non vanno consumate come contorno. Spesso si commette questo errore e si preparano pasti a base di carne o pesce accompagnati da patate e pane, escludendo le verdure.

Le verdure di stagione crude o cotte andrebbero invece consumate sempre, a ogni pasto, riempendo almeno metà piatto, quantità che corrisponde a circa 200 grammi, cioè alla porzione di verdure da consumare. In questo modo si contribuisce al fabbisogno di acqua, fibre solubili, vitamine e minerali, tutte sostanze indispensabili per il corretto funzionamento del nostro corpo.

Le patate non sono un contorno e non sostituiscono le verdure, ma vanno intese come fonte di amido da consumare come alternativa a pasta, pane, riso o cereali in chicco e da accompagnare con una porzione di verdura cruda o cotta, meglio se di stagione.

La porzione di patate equivale a 200 grammi, più del doppio rispetto ai cereali, e si ne possono mangiare una o due porzioni a settimana, quindi con una frequenza inferiore sia rispetto ai cereali sia rispetto agli ortaggi.

Leggi anche: Le migliori ricette con patate per portata

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