Riciclare gli avanzi di Natale: piatti creativi e antispreco
Le feste di Natale portano con sé tavole imbandite di prelibatezze, ma spesso lasciano anche tanti avanzi che rischiano di finire gettati. Per fortuna, con un po’ di creatività e qualche accorgimento, è possibile trasformare in nuovi piatti ciò che resta dei grandi pranzi e cene natalizie, riducendo gli sprechi.
Come riciclare gli avanzi: dal pandoro allo spumante
Se dopo le feste il frigorifero si riempie di avanzi, si può ricorrere alla creatività per trasformare il surplus in nuove creazioni culinarie: riciclare gli avanzi di Natale non è solo una questione di praticità, ma anche un atto di responsabilità verso il cibo e l’ambiente.
Spesso i dolci dominano la scena: pandoro e panettone avanzati possono diventare degli irresistibili dessert: un classico è il pudding, che si prepara sbriciolando il dolce e mescolandolo con crema pasticcera o mascarpone, ma si può anche optare per croccanti crostini dolci da servire con marmellata o cioccolato fuso. Per un’idea più audace, il pandoro può diventare la base di un tiramisù alternativo, sostituendo i savoiardi o altre tipologie di biscotto con fette di pandoro imbevute in caffè o spumante.
E a proposito di spumante: capita spesso che ne avanzi qualche bicchiere o addirittura una bottiglia aperta. La soluzione può essere quella di utilizzarlo per cucinare. Lo spumante si può innanzitutto usare nella preparazione di dolci, non solo per il tiramisù alternativo appena visto, ma anche per aromatizzare una gelatina o una bavarese. Inoltre, si può riciclare lo spumante avanzato per sfumare un risotto o per preparare una riduzione da accompagnare a carni bianche o pesce.
Tra i piatti salati, uno degli avanzi più comuni sono le lenticchie, protagoniste del cenone di Capodanno ma presenti anche sulla tavola di Natale. Oltre a poter essere riscaldate e consumate nei giorni successivi, le lenticchie possono essere trasformate in polpette, mescolandole uova, patate o pane raffermo. Per chi cerca una soluzione più leggera, le lenticchie frullate diventano una base cremosa per zuppe o vellutate, perfette per le giornate invernali.
Anche il purè di patate si può riciclare in tanti modi: ad esempio, come ripieno per crocchette o come base per uno sformato arricchito con formaggio e verdure.
Gli affettati avanzati, come prosciutto o salumi vari, possono arricchire torte salate o insalate, mentre gli arrosti possono essere sfilacciati e trasformati in ripieni per panini gourmet o tacos. Le verdure, cotte o crude, si prestano a essere mescolate in frittate o insalate calde o usate per preparare un curry con gli avanzi, combinando spezie e latte di cocco per un risultato saporito e originale.
Congelare gli avanzi e pianificare nuove ricette
Poiché durante le festività si tende a mangiare molto, non è scontato che nei giorni successivi al Natale si abbia voglia di rimettersi ai fornelli riciclando gli avanzi. In questo caso è possibile semplicemente congelare ciò che non è stato consumato, così da preservare sapore e qualità del cibo evitando che si deteriori in frigorifero e dando modo di pianificare on calma come riutilizzarlo. I contorni e le pietanze principali possono quindi essere sistemati in contenitori adatti al congelamento, così saranno pronti per essere utilizzati al bisogno. Se però gli avanzi sono oggettivamente troppi anche per essere conservati in congelatore, una buona idea è quella di distribuirli tra gli ospiti, così da dividere le porzioni tra diverse persone e famiglie.
Prevenire gli sprechi: organizzare la spesa
La vera lotta contro gli sprechi inizia prima ancora che gli avanzi si accumulino. Durante le feste, spesso ci si lascia trasportare dall’entusiasmo e si prepara più cibo di quanto se ne possa realisticamente consumare. Tuttavia, è importante ricordare che il fabbisogno alimentare non aumenta solo perché è Natale: non c’è alcuna necessità di mangiare il doppio o il triplo del normale. Per evitare sprechi, è quindi utile pianificare con cura la spesa, tenendo conto del numero di invitati e delle loro preferenze alimentari.
Un piccolo trucco è calcolare le porzioni con precisione: ad esempio, un primo piatto abbondante non dovrebbe superare gli 80-100 grammi di pasta a persona, mentre un arrosto o un secondo piatto principale si aggira intorno ai 150-200 grammi a testa. Se il menu prevede molte portate, si possono ridurre ulteriormente le dosi per evitare che tutto rimanga sul tavolo. La moderazione non toglie nulla alla gioia delle feste, ma contribuisce a prevenire gli sprechi, rispettando il cibo, la propria salute e il Pianeta!