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Sostenibilità e innovazione: il futuro dell’agroalimentare italiano
Dal campo al consumatore, passando per la ricerca e la formazione, l’agroalimentare italiano dispone di molte risorse per affrontare le sfide del futuro. Innovazione, territorio e sostenibilità non sono più concetti astratti, ma linee guida concrete che uniscono aziende, istituzioni e cittadini con l’obiettivo comune di lavorare nel rispetto della terra e delle persone, offrendo prodotti di valore. Il modello da seguire nell’agroalimentare punta a garantire qualità, trasparenza e redditi equi, sostenendo allo stesso tempo la competitività del Made in Italy e la salvaguardia dell’ambiente. In questa direzione si muove anche Selenella, da sempre impegnata a promuovere un’agricoltura consapevole e fondata su innovazione, tracciabilità e collaborazione tra produttori. Un esempio virtuoso di come la filiera possa essere non solo efficiente e sostenibile, ma anche profondamente legata al territorio e ai valori che da sempre ne definiscono l’identità.
INDICE
- Agroalimentare: un settore in evoluzione
- Innovazione, digitalizzazione e tradizione
- Equità, accesso al cibo e valore sociale dell’agricoltura
- Giovani e donne: il volto nuovo della filiera italiana
- L’esempio del Consorzio Selenella
Agroalimentare: un settore in evoluzione
L’agricoltura italiana sta vivendo una stagione di grande trasformazione che si fonda su pilastri come innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e attenzione al territorio, per un futuro del comparto capace di conciliare produttività, redditività e rispetto per l’ambiente.
Un percorso raccontato durante la tappa modenese di Agrofutura, il festival itinerante dedicato alla filiera agroalimentare promosso dal gruppo editoriale QN (Quotidiano Nazionale, che riunisce Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno) in collaborazione con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana, il Comune di Modena e i principali protagonisti del settore. L’iniziativa ha riunito istituzioni, imprenditori, esperti e produttori, tra cui Selenella, per riflettere sul futuro della filiera agroalimentare italiana.
Il settore agricolo si trova infatti al centro di un grande cambiamento che, come ha sottolineato Giovanni Sorlini di Inalca, “non è un problema di grandi o piccole aziende, ma di costruire un ecosistema in cui ciascuno sia funzionale all’altro”.

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Innovazione, digitalizzazione e tradizione
Innovazione e digitalizzazione sono due punti chiave per il futuro dell’agroalimentare, perché la creazione di piattaforme di condivisione dei dati e strumenti di collaborazione tra imprese, produttori e trasformatori consente di migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi.
Questo approccio permette non solo di aumentare la produttività, ma anche di garantire una maggiore sostenibilità in agricoltura, grazie a una gestione delle risorse più consapevole, mirata ed efficiente. Per le aziende di oggi e di domani, puntare a una maggiore sostenibilità non è più una scelta ma una necessità. Grazie alla tecnologia, è possibile innovare il settore agricolo per garantire un maggiore rispetto dell’ambiente, difendere il territorio e le produzioni locali, e mantenere una filiera controllata e trasparente.
L’innovazione, spesso percepita come antagonista della tradizione, può invece diventare lo strumento per valorizzarla: migliorando l’esperienza agricola del passato con soluzioni nuove per il futuro. Oltre a innovazione e tecnologia, Agrofutura ha messo in luce il legame profondo tra territorio e agroalimentare, un tema centrale per l’Italia, dove la tradizione gastronomica è parte integrante della storia e dell’identità culturale del Paese.
Equità, accesso al cibo e valore sociale dell’agricoltura
Nel dibattito di Modena è emerso anche un tema spesso sottovalutato: la responsabilità sociale del cibo. Come ha ricordato Giuseppe Pulina (Università di Sassari), l’Italia è un Paese di eccellenze, ma deve affrontare il rischio crescente di povertà alimentare ed energetica.
Garantire a tutti un’alimentazione sana e accessibile, sostenendo nel contempo il reddito degli agricoltori, è una delle sfide più urgenti del futuro. In questo contesto, la filiera agroalimentare italiana può diventare un modello capace di garantire qualità e sicurezza alimentare a tutti, promuovendo educazione alimentare e progetti di inclusione.
L’agroalimentare non è quindi solo un settore economico, ma una leva per la coesione sociale, in cui gli investimenti in qualità, sostenibilità e inclusione diventano investimenti sulle persone.
Giovani e donne: il volto nuovo della filiera italiana
Tra i protagonisti del cambiamento nel settore agroalimentare ci sono i giovani e le donne, che portano competenze, innovazione e sensibilità ambientale. L’Italia sta riscoprendo la vocazione agricola delle nuove generazioni, che adottano un approccio più tecnologico, aperto e attento alla sostenibilità economica e ambientale.
Accanto all’imprenditoria giovanile cresce anche quella femminile: oggi un’azienda agricola su tre è guidata da donne, che interpretano l’agricoltura come una forma di innovazione quotidiana, capace di unire tradizione, efficienza e visione.

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L’esempio del Consorzio Selenella
In questa prospettiva di innovazione e formazione continua si inserisce anche il lavoro del Consorzio Selenella, da sempre impegnato nel confronto e nel miglioramento delle pratiche produttive. Ne sono testimonianza i due giorni di formazione in Sicilia, che hanno coinvolto produttori locali e soci provenienti da diverse regioni italiane, con l’obiettivo di pianificare in modo strategico la campagna produttiva 2026.
Durante l’incontro sono stati affrontati temi agronomici importanti come la difesa fitosanitaria, la scelta varietale, le pratiche sostenibili di concimazione e irrigazione, e è stato presentato un programma tecnico dettagliato per le prossime semine.
Il presidente del Consorzio, Massimo Cristiani, ha sottolineato:
“Stiamo definendo le linee guida per il 2026 con l’obiettivo di consolidare la leadership del marchio Selenella e garantire la qualità che ci contraddistingue. L’importante è agire insieme, in sinergia e nel rispetto degli standard qualitativi previsti dal nostro brand. Da soli si può andare veloci, ma insieme possiamo andare lontano.”
Un messaggio che riflette perfettamente la filosofia del Consorzio: crescere in modo sostenibile, innovando con competenza e condividendo esperienze lungo tutta la filiera. Con progetti di formazione, ricerca e rispetto per l’ambiente, Selenella conferma il proprio impegno per un’agricoltura italiana capace di guardare avanti senza perdere il legame con le sue radici.