
Cavan-Images/Shutterstock
Come conservare al meglio le verdure in estate
Durante l’estate, conservare correttamente le verdure è importante per mantenerne freschezza, gusto e proprietà nutrizionali.
Perché è importante la conservazione
In estate l’aumento delle temperature può accelerare i processi di maturazione e decomposizione degli alimenti freschi, rendendo più facile la perdita di qualità, sapore e nutrienti di cibi come le verdure. Le verdure, infatti, sono ricche di acqua e sostanze termolabili, e sono quindi particolarmente soggette a deperire più velocemente, perdere consistenza, fermentare o a sviluppare muffe e odori sgradevoli, specialmente quando fa molto caldo.
Oltre alla temperatura anche umidità, luce e ossigeno rientrano tra i fattori che influenzano in modo negativo la durata delle verdure quindi, per gli alimenti che non si conservano in frigorifero, può essere importante la conservazione al buio e in ambienti freschi e ventilati, in base al tipo di ortaggio.
Attenzione poi all’organizzazione di dispensa e frigorifero per evitare contaminazioni crociate tra alimenti crudi e cibo cotti, verdure e frutti molto maturi o che rilasciano etilene, sostanza che accelera la maturazione di altri vegetali.
Conservare in modo corretto le verdure consente quindi di prolungarne la durata e di conseguenza di ridurre gli sprechi alimentari e risparmiare, ottimizzando la spesa, ma contribuisce anche a garantire la sicurezza alimentare. Inoltre, se la verdura è ben conservata, si preservano meglio vitamine come la vitamina C, particolarmente instabili a temperature elevate e in presenza di ossigeno.

Fevziie/Shutterstock
Come conservare le verdure in estate
Data l’importanza di una buona conservazione della verdura, vediamo alcune regole generali che possono aiutare a prolungare la freschezza degli ortaggi, mantenendone il valore nutritivo e organolettico.
Le verdure a foglia come lattuga, spinaci o rucola, sono particolarmente sensibili alle temperature elevate, quindi è meglio conservarle in frigorifero in sacchetti forati oppure avvolte in un panno o carta da cucina per assorbire l’umidità in eccesso. In questo modo si evita che marciscano rapidamente, ma comunque queste verdure andrebbero consumate entro pochi giorni dall’acquisto o dalla raccolta, lavandole solo prima del consumo. In estate è quindi consigliabile ridurre i tempi tra acquisto, specialmente per quanto riguarda la verdura delicata e più soggetta al deterioramento.
Zucchine, melanzane e peperoni possono essere conservati nel cassetto della verdura, possibilmente separati da ortaggi che rilasciano etilene come i pomodori maturi, che accelerano il deterioramento degli altri vegetali. I pomodori, se troppo acerbi, si possono tenere qualche giorno fuori dal frigo, lontano dalla luce diretta e conservati poi in frigorifero quando maturi.
Le carote, invece, possono essere conservate in frigorifero, in un sacchetto di plastica forato o in un contenitore con coperchio oppure a temperatura ambiente inserite in un recipiente in posizione verticale. Per prolungarne la freschezza, è utile eliminare le foglie se presenti. Se iniziano a diventare molli, possono essere immerse in acqua fredda per qualche ora per recuperare croccantezza. Le cipolle in estate non si conservano in frigorifero, ma vanno conservate in un luogo fresco, asciutto e ben ventilato, al riparo dalla luce, così come l’aglio. È importante non riporle in frigorifero perché l’umidità favorirebbe la formazione di muffe.
Infine, per verdure già cotte o tagliate, è sempre consigliabile conservarle in contenitori ermetici in vetro e consumarle entro 2–3 giorni.

Olena Ivanova/Shutterstock
Conservare le patate in estate
Le patate non devono essere conservate in frigorifero, neanche d’estate. Le basse temperature possono infatti alterare il sapore e la consistenza delle patate e favorire la comparsa di macchie scure, rammollimenti e formazione di muffa.
Durante i mesi estivi, l’ideale sarebbe trovare un luogo ben ventilato, asciutto e fresco dove conservare le patate, evitando di esporre i tuberi alla luce e fonti di calore, altrimenti si favorirebbe la germogliazione dei tuberi. Generalmente le patate si conservano in sacchetti di carta o cassette di legno che consentono la circolazione dell’aria; vanno invece evitati i sacchetti di plastica, che trattengono umidità e favoriscono muffe e marciume. Meglio evitare anche la conservazione delle patate vicino alle cipolle o alla frutta che rilascia etilene.
La conservazione delle patate risente anche di alcuni aspetti legati al tubero stesso. Ad esempio, le patate nuove sono più delicate e hanno una shelf life inferiore rispetto a quelle a buccia più spessa, quindi andrebbero consumate entro pochi giorni dall’acquisto. Una buona abitudine è controllare periodicamente le patate conservate, eliminando subito quelle danneggiate per evitare che il deterioramento si diffonda alle altre. Se alcune patate presentano germogli piccoli, possono ancora essere consumate purché siano sode e non abbiano odore sgradevole e purché si rimuovano tutti i germogli presenti.