Protagoniste di soffritti e sughi, le cipolle rappresentano un rimedio curativo utilizzato fin dall’antichità per alleviare numerosi disturbi.
Perché le cipolle fanno bene?
Le cipolle sono bulbi con una lunga storia: originarie dell’Asia, sono consumate dall’uomo praticamente da sempre grazie al loro gusto forte e deciso e non solo. La cipolla è entrata nell’alimentazione abituale anche grazie alla facilità di coltivazione, alla possibilità di conservarla a lungo e soprattutto per le sue proprietà curative. Già nell’antico Egitto, infatti, la cipolla era simbolo di eternità e usata nelle sepolture, per via dei suoi strati e anelli concentrici. Successivamente, si scoprirono le proprietà curative delle cipolle, attribuite ai nutrienti presenti nel bulbo.
I tanti benefici delle cipolle derivano dalla presenza di vitamina C, acido folico, vitamina B6, ferro, calcio, potassio, polifenoli e soprattutto di sostanze solforate come il disolfuro di allile, che il corpo converte in allicina. Questi composti sono responsabili del sapore e dell’odore caratteristico delle cipolle, della loro capacità di far lacrimare e del loro potere curativo.
Grazie ai nutrienti, le cipolle vantano proprietà antisettiche, digestive, antinfiammatorie, antiossidanti e perfino anticancro. Consumate regolarmente, possono favorire la salute di cuore, ossa, pelle, ridurre la glicemia e abbassare il rischio di malattie croniche.
Proprietà curative delle cipolle
Vediamo quali sono i maggiori benefici delle cipolle e le proprietà curative attribuite a questi straordinari bulbi.
Migliorano la digestione
Le cipolle possono favorire la digestione grazie al contenuto di fibre e sostanze antibatteriche. Le fibre non assimilabili restano nell’intestino, aumentano la massa fecale e nutrono la flora batterica, favorendo equilibrio del microbiota e regolarità. Il consumo regolare di cipolle può aiutare a combattere gonfiore, stipsi, diarrea, meteorismo e gastriti.

Proteggono il cuore
Le cipolle contengono flavonoidi come la quercetina, dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, che proteggono cuore e vasi sanguigni. Aiutano a mantenere bassi i livelli di colesterolo LDL e rendono il sangue più fluido. Grazie al potassio, contribuiscono anche a regolare la pressione arteriosa.
Prevengono l’osteoporosi
Le cipolle hanno un’azione rimineralizzante che aiuta a prevenire la perdita di massa ossea, contrastando l’osteoporosi. Le loro proprietà antinfiammatorie possono alleviare dolori articolari legati ad artrite, artrosi o patologie reumatiche.
Combattono l’influenza
Grazie a vitamina C, fibre e selenio, le cipolle rafforzano le difese immunitarie, accelerando la guarigione da raffreddore e tosse. Hanno anche azione antisettica e vengono usate in rimedi popolari come sciroppi o infusi casalinghi, spesso abbinati a miele, zenzero e limone.
Curano l’acne
Le proprietà antisettiche e antinfiammatorie rendono le cipolle utili contro acne e foruncoli. Il succo di cipolla, applicato localmente, può ridurre gonfiore e arrossamento e prevenire cicatrici. Può anche aiutare a schiarire le macchie cutanee e proteggere dai radicali liberi, rallentando la comparsa di rughe.
Combattono la perdita dei capelli
Lo zolfo contenuto nelle cipolle può stimolare la crescita dei capelli, rinforzarli e prevenire la caduta. Il succo di cipolla, applicato sul cuoio capelluto, può anche aiutare contro la forfora, i pidocchi e i capelli bianchi precoci. Per benefici visibili, il trattamento va ripetuto più volte alla settimana per almeno due mesi.

Come mangiare le cipolle?
Le cipolle possono essere consumate crude o cotte, ma la versione cruda conserva quantità maggiori di composti solforati, flavonoidi e vitamina C. Le cipolle rosse, dal sapore più dolce, sono particolarmente ricche di antiossidanti e si prestano bene al consumo a crudo in insalate, bruschette e panini. Per attenuare il gusto pungente, possono essere immerse in acqua fredda e condite con sale e aceto di mele prima del consumo.
ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel presente articolo hanno esclusivamente scopo informativo e non sostituiscono il parere medico.


