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Conserve casalinghe, come prepararle in modo sicuro - Il Blog di Selenella

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Conserve casalinghe, come prepararle in modo sicuro

Preparare conserve casalinghe permette di preservare gli alimenti e riscoprire sapori e tradizioni familiari. Tuttavia, per garantire che queste preparazioni siano sicure e salutari, è fondamentale seguire delle precise linee guida. Ecco una panoramica su cosa sono le conserve, i rischi associati e come prepararle in modo sicuro.

Cosa sono le conserve e perché farle

La preparazione di conserve casalinghe è una pratica diffusa in molte culture e viene spesso tramandata di generazione in generazione grazie a ricette di famiglia gelosamente custodite.

Le conserve alimentari sono prodotti ottenuti mediante processi che consentono di conservare gli alimenti per periodi prolungati, mantenendone le proprietà nutritive e organolettiche. Preparare conserve è utile infatti a conservare a lungo tutti quegli alimenti che troviamo in abbondanza durante la stagione estiva e che non avremmo altrimenti a disposizione per il resto dell’anno.

Quando si preparano le conserve si parte dunque da prodotti freschi, spesso stagionali e deperibili, che vengono trasformati in alimenti a lunga conservazione da consumare tutto l’anno.

Tra le conserve più diffuse troviamo ad esempio la salsa di pomodoro, le verdure sottolio o sotto aceto come melanzane, pomodori essiccati, cipolle, ma anche confetture di frutta primaverile ed estiva. La bella stagione è quella in cui si preparano molte conserve, ma anche in autunno e in inverno è possibile realizzarle: si pensi alle verdure fermentate che si realizzano tutto l’anno, come i crauti o le carote in salamoia.

Realizzare conserve in casa ha numerosi vantaggi. Innanzitutto, consente di evitare sprechi alimentari, utilizzando frutta e verdura che altrimenti andrebbero persi: un tempo infatti le conserve venivano preparate da chi aveva orti e frutteti per evitare di sprecare i raccolti abbondanti in estate. Ancora oggi per chi coltiva un orto o alberi da frutto può risultare molto conveniente preparare conserve quando ha un eccesso di raccolto.

Inoltre, la preparazione di conserve può permettere di controllare gli ingredienti, evitando di aggiungere conservanti e altri additivi, e di creare sapori unici e personalizzati, adattati ai gusti della propria famiglia. Non ultimo, la preparazione di conserve può essere un’attività sociale e ricreativa, che unisce diverse generazioni in un’attività condivisa​.

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Quali sono i rischi

Nonostante i numerosi benefici, la preparazione delle conserve casalinghe comporta anche alcuni rischi, soprattutto se non vengono seguite correttamente le procedure di sicurezza. Gli alimenti infatti possono deteriorarsi a causa di microorganismi, enzimi, calore e luce anche se vengono trasformati sotto forma di conserve.

Gli alimenti si deteriorano nel tempo perché principalmente perché contengono acqua, e la presenza di acqua favorisce le reazioni chimiche e la proliferazione di microorganismi che si nutrono delle sostanze presenti nell’alimento, specialmente zuccheri. L’azione dei microorganismi non è sempre individuabile in una conserva perché non sempre producono gas e dunque non si nota nulla di strano; al contrario, quando i microorganismi producono gas vediamo gonfiarsi il tappo della conserva, segno di attività fermentativa da parte di batteri.

Uno dei principali pericoli per le conserve è il botulismo, una grave intossicazione alimentare causata dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Questo batterio può proliferare in ambienti privi di ossigeno, come quelli creati nelle conserve, e produrre una tossina che può essere letale anche in piccole quantità. La presenza di questo batterio purtroppo non è visibile, dunque la conserva non presenta segni evidenti di deterioramento.

Altri rischi che interessano le conserve includono la crescita di muffe e lieviti, che possono alterare il gusto e la sicurezza degli alimenti, e la contaminazione crociata con batteri patogeni come Salmonella e Listeria. Per questo motivo, è essenziale adottare misure rigorose di igiene e seguire metodi di conservazione adeguati​.

Giardiniera preparazione

nada54/Shutterstock

Come prepararle in modo sicuro

Per garantire la sicurezza delle conserve fatte in casa, è fondamentale seguire alcune linee guida basate su principi scientifici. Innanzitutto, è essenziale partire da ingredienti freschi e di alta qualità, evitando frutta e verdura danneggiate o troppo mature. Gli strumenti utilizzati, come coltelli, barattoli e coperchi, devono essere puliti e sterilizzati accuratamente prima dell’uso. La sterilizzazione può essere effettuata bollendo i barattoli e i coperchi per almeno 10 minuti.

Durante la preparazione delle conserve, è importante seguire ricette collaudate che prevedano l’uso di acidi (come aceto o succo di limone) per abbassare il pH e creare un ambiente inospitale per i batteri patogeni. Le conserve devono essere poi processate termicamente, attraverso la bollitura a bagnomaria o l’uso di pentole a pressione, per garantire l’eliminazione di eventuali microrganismi pericolosi.

È inoltre cruciale etichettare correttamente i barattoli, indicando la data di preparazione, e conservare le conserve in un luogo fresco e asciutto. Prima del consumo, è sempre bene verificare l’integrità del sigillo e l’aspetto del contenuto: in caso di dubbi, è preferibile scartare il prodotto​, per evitare inutili rischi per la salute che possono essere anche gravi. Se si consuma una conserva e nelle ore successive si manifestano disturbi quali nausea, vomito, diarrea, è bene rivolgersi a un medico.

La preparazione di conserve casalinghe può essere un’attività gratificante e utile che può far risparmiare, ma è molto importate seguire scrupolosamente le indicazioni di sicurezza. Rispettare queste regole permette di godere dei benefici delle conserve senza correre rischi per la salute.

ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel presente articolo hanno esclusivamente scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Fonte:
Ministero della Salute

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