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Cosa fare con l’acqua di cottura delle patate? Tutte le idee per riciclarla

Dopo aver bollito le patate, perché buttare l’acqua di cottura delle patate? I suoi utilizzi sono davvero tanti: ecco cosa si ci può fare

Cosa contiene l’acqua di cottura delle patate

Quando si decide di cuocere le patate bollite o a vapore, ovviamente l’acqua usata durante la cottura conterrà parte di alcuni costituenti dei tuberi.

Le patate, infatti, sono ricche di nutrienti che possono sciogliersi in acqua. Tra i composti idrosolubili delle patate troviamo ad esempio amido, vitamina C, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3 e B6) e minerali come magnesio, fosforo, potassio e, nel caso delle patate Selenella, anche selenio.

Nella cottura in acqua bollente e a vapore, due metodi per cucinare le patate in modo sano e leggero, piccole percentuali di questi nutrienti rimangono nell’acqua: l’acqua in pratica funziona da solvente ed estrae – nel caso della bollitura – o distilla nel caso della cottura a vapore, piccole quantità di vitamine, minerali e amido, che ritroveremo nell’acqua di cottura.

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Perché riciclarla

Riciclare l’acqua di cottura dei vegetali è importante per due motivi fondamentali. Il primo è quello di non sprecare i nutrienti disciolti nell’acqua, perché per quanto in piccole quantità sarebbe un peccato perderli.

Un altro motivo riguarda la sostenibilità ambientale. L’acqua è una risorsa essenziale per la vita sul Pianeta, indispensabile per piante, animali e ovviamente anche per noi esseri umani.
Poiché abbiamo la fortuna di avere a disposizione molta acqua per i nostri bisogni quotidiani, diamo troppo spesso per scontato che si tratti di una risorsa illimitata. Purtroppo non è così ed evitare gli sprechi d’acqua è un dovere di tutti noi.

Inoltre, riciclare l’acqua di cottura dei vegetali – non solo delle patate ma anche, ad esempio, quella delle carote, rappresenta un metodo semplice e “green” per risolvere tanti piccoli problemi quotidiani.

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Cosa fare con l’acqua di cottura delle patate

L’acqua di cottura delle patate può essere riciclata in molti modi diversi.

In giardino

Come abbiamo visto, l’acqua usata per cuocere le patate bollite o a vapore è ricca di sali minerali che rappresentano una fonte di nutrimento essenziale per le piante.Di conseguenza, il primo modo semplice per riutilizzarla è quella di usarla per irrigare le piante in giardino, nei vasi su balconi e terrazzi e anche nell’orto. Sembra poi che l’amido presente nell’acqua in cui sono state cotte le patate, prevenga lo sviluppo di erbacce indesiderate e infestanti nell’orto e in giardino. Ovviamente per usare l’acqua di cottura per le piante è necessario che l’acqua non sia salata e che venga prima fatta raffreddare.

In cucina

Un altro utilizzo dell’acqua di cottura delle patate è in cucina. L’acqua in cui si cuociono le patate, se priva di sale, è praticamente priva di sapore e non modifica il gusto di altre ricette. La si può dunque aggiungere a impasti di pane, pizze e focacce per renderli più morbidi e nutrienti. Gli impasti di pane e pizza diventeranno così più malleabili e morbidi; il merito è dell’amido, la cui presenza rende colloso il composto, evitando che si secchi e si sbricioli. Sempre in cucina, l’acqua di cottura delle patate può essere riutilizzata per lessare altre verdure, come base per i brodi vegetali o per allungare sughi e salse.

Per le pulizie di casa

La presenza di amido all’interno dell’acqua in cui sono state cotte le patate conferisce poi proprietà detergenti. Un tempo, per le pulizie veniva spesso utilizzata l’acqua della pasta: la stessa cosa può essere fatta con l’acqua di cottura delle patate, un ottimo detersivo ecologico da usare per le pulizie di casa. Qualche esempio? L’amido presente nell’acqua in cui si lessano le patate è un potente sciogli-grasso. Per sfruttarne le proprietà è sufficiente passare piatti e stoviglie con una spugnetta imbevuta dell’acqua di cottura delle patate ancora calda. Aggiungendo, alcune gocce di succo di limone o di aceto di vino si potrà potenziare l’azione detergente dell’acqua e conferire anche un’azione deodorante.

L’acqua di cottura delle patate può essere poi utilizzata anche per pulire e rendere brillanti gioielli, stoviglie e altri oggetti d’argento. In questo caso i procede immergendo gli oggetti immergeteli nell’acqua di cottura delle patate ancora calda e lasciandoli a mollo per circa un’ora. Dopo averli estratti, si risciacquano con acqua corrente e si asciugano con un panno morbido.

Per la bellezza e la cura della pelle

L’acqua in cui abbiamo cotto le patate è infine un ottimo rimedio naturale per detergere la pelle e alleviare eventuali irritazioni. Per avere una pelle luminosa, prevenire le rughe ed evitare eccesso di sebo e pelle lucida, basta tamponare il viso con una spugnetta o un dischetto di cotone imbevuto nell’acqua di cottura delle patate, ovviamente dopo averlo fatto raffreddare.
Si procede allo stesso modo anche per trattare eventuali irritazioni date dalla depilazione o come rimedio contro scottature o arrossamenti tipici della pelle sensibile e delicata. In questo caso si può lasciare agire qualche minuto sulla pelle, per dare tempo all’amido di lenire rossore e prurito, dopodiché si risciacqua con acqua tiepida.

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